Si torna a volare dall’aeroporto di Perugia San Francesco d’Assisi

Dopo una lunga attesa e lo stop al trasporto aereo si ritorna a volare da e per l’Umbria. L’aeroporto di Perugia annuncia che finalmente dal 26 giungo, ritorneranno ad essere operativi alcuni voli, anche se con un operativo ridotto.

La prima compagnia che ha confermato la riapertura dei voli è la Ryanair.  In dettaglio i voli: 2 frequenze iniziali da e per Catania a partire dal 28 maggio; 3 frequenze settimanali da e per Londra a partire dal 1 di luglio; 2 frequenze settimanale da e per Bruxelles a partire dal 4 luglio.

In attesa di conferma ufficiale dovrebbero inaugurare i voli anche la Laudamotion con due frequenze settimanali da e per Vienna in agosto. Infine, anche Transavia dovrebbe annunciare l’inaugurazione di due frequenze da e per Rotterdam. Ovviamente le compagnie aeree potranno decidere diversamente in base alle condizioni di mercato e di settore .

L‘Aeroporto di San Francesco d’Assisi in questo periodo ha mantenuto alta la vigilanza per garantire il mantenimento della certificazione e nello stesso tempo ha completato tutti i lavori e ottemperato a tutte le linee guida necessarie per garantire il distanziamento e le norme di igiene sanitaria, come precedentemente annunciato.

La ripresa sarà graduale e lenta, ma lo scalo può già vantare, sin dalla ripartenza, di un numero di frequenze ed attivazioni superiori al 40% del totale, così come dichiarato dalle compagnie aeree in fase di avviamento.

È opportuno ricordare che dai dati pubblicati da Enac nel primo trimestre del 2020 (gennaio-marzo), emerge che l’unico aeroporto in Italia, sui 43 elencati, è quello Perugino, con un +10,2% rispetto alla media nazionale con un meno 31,8 %. Sono un altro scalo in Italia ha registrato un segno positivo ma di molto inferiore e a quello Umbro. La nota positiva conferma che l’anno 2020 sarebbe stato (senza Covid-19), un anno straordinario in termini di destinazioni, movimenti aerei e numero di passeggeri serviti.

Non lo sarà, ma questa riapertura permetterà di garantire il diritto alla mobilità al territorio e di preparaci per un più interessante 2021.

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