“Le opere d’arte danneggiate dal sisma o salvate dalle chiese lesionate dovranno essere custodite a Norcia e nella stessa città dovrà avvenire il loro successivo restauro per evitare che il territorio venga depauperato ancora una volta di beni storici, artistici e culturali che costituiscono l’identità della comunità”. Ad annunciarlo Nicola Alemanno, sindaco di Norcia.
Come già anticipato ieri dal vescovo, Renato Boccardo, che ha anche parlato al telefono con il ministro Dario Franceschini,
Il Comune conferma che tutte le chiese del territorio nursino sono risultate inagibili e da domani sarà la soprintendenza stessa a provvedere alla verifica statica degli edifici di culto e alla messa in sicurezza delle opere d’arte.
L’amministrazione comunale ha individuato delle soluzioni dotate dei requisiti necessari per custodire le opere d’arte in questa fase di emergenza e per allestire, nella fase post-sismica, laboratori di restauro.
“Tutto questo – spiega la nota del Comune – per evitare di ripetere quanto accaduto nei precedenti terremoti quando le opere d’arte portate all’esterno del territorio, per le più svariate ragioni, non hanno più fatto ritorno nelle comunità di provenienza. Puntare sui beni culturali era ed è una delle priorità dell’amministrazione Alemanno che, completate tutte le procedure burocratiche, stava per avviare i lavori nella Castellina, sede del museo civico e diocesano, per ampliare l’offerta culturale e turistica della città”.