Norcia rilancia candidatura ‘cultura tartufo’ a bene Unesco

La richiesta all’Unesco di candidare a bene immateriale vivente da proteggere le ‘Pratiche e conoscenze della cultura del tartufo’ è stata ribadita nel corso dell’assemblea che l’associazione fra le 54 città italiane del tartufo (di 14 regioni) ha voluto tenere nel capoluogo della Valnerina.

Oltre ai rappresentanti, tra cui molti sindaci, delle città del tartufo, all’assemblea, coordinata da Michele Boscagli, presidente dell’associazione, c’erano il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, e Stefania Baldinotti e Elena Sinibaldi, rispettivamente funzionaria e consulente del Mibact.
“L’idea di portare avanti il riconoscimento della tradizione del tartufo come bene Unesco è nata ad Alba 5 anni fa – dice Boscagli – il percorso è stato lungo ed ora dobbiamo concluderlo con il migliore dei risultati”.
L’assemblea si è tenuta a un mese dalla riunione della Commissione nazionale italiana Unesco che deciderà la candidatura dell’Italia da presentare poi a Parigi.”Non possiamo prevedere quale sarà la candidatura che rappresenterà l’Italia, ma porteremo avanti con determinazione il progetto dell’associazione Città del Tartufo”, ha assicurato la consulente del Mibact.

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