"Ci riempie di orgoglio e soddisfazione l'inclusione della Festa dei Ceri di Gubbio e di Coloriamo i cieli nel top degli eventi ai quali il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla ha attribuito il brand Patrimonio d'Italia, ma risultano incomprensibili e ingiustificate le motivazioni che hanno portato all'esclusione di tante altre manifestazioni umbre". Lo ha detto l'assessore regionale alla cultura e al turismo, Fabrizio Bracco, che ha invitato in Umbria il ministro Michela Brambilla, in particolare dopo l'esclusione della Giostra della Quintana di Foligno che ha suscitato numerose reazioni polemiche nel territorio.
"Quando il ministro Brambilla prosegue nella sua crociata denunciando la 'inadeguatezza e l'anacronismo' degli eventi che vedono coinvolti animali con esiti cruenti, non comprendiamo come tale principio possa portare a non premiare manifestazioni quali la Giostra della Quintana di Foligno, i Giochi de le Porte di Gualdo Tadino o la Corsa dell'Anello che si svolge a Narni. Dove cavalli e somari sono trattati con amore. Invitiamo, pertanto, il ministro Brambilla a venire in Umbria – conclude Bracco – e a verificare di persona il valore culturale e sociale e, visto che le sta così a cuore, anche animalista delle nostre rievocazioni storiche".
Allibito anche Nando Mismetti, sindaco di Foligno. La Brambilla "non tiene conto che la Quintana è patrimonio della nostra città – dice il primo cittadino – valorizza le nostre tradizioni, promuove in maniera positiva l'immagine del territorio locale e dello stesso Paese e va quindi rispettata e tutelata". La Giostra della Quintana è un torneo cavalleresco ed una manifestazione storica in costume, di antichissime origini, che si svolge a Foligno ininterrottamente dalla metà del Quattrocento. I cavalieri giostranti sono dieci e rappresentano altrettanti rioni della città. Lanciati al galoppo su un destriero, devono infilare con una lancia una serie di anelli che, via via, diventano più piccoli.