La Valle d’Aosta punta sul mice con il Convention bureau Vda

“La Valle d’Aosta è un’altra cosa, è questo l’atteggiamento che dobbiamo avere per attirare il turismo congressuale. Non saremo all’avanguardia per sale e tecnologie ma abbiamo un ambiente straordinario e unico che può convincere il cliente a scegliere noi piuttosto che altre sedi”. È quanto ha affermato Aurelio Marguerettaz, assessore regionale al turismo, presentando il progetto ‘Convention bureau Vda’ agli albergatori valdostani riuniti in assemblea a La Salle.

“Questo è un nuovo prodotto – ha aggiunto – che è complesso, con esigenze dei clienti che vanno esaudite in 24/48 ore al massimo. Non abbiamo grandi strutture per congressi, veniamo scelti solo se riusciamo a dare motivazioni forti. Ci siamo riusciti con la Federalberghi, che ci ha preferiti a Portofino per la sua assemblea nazionale del 2016 dopo aver visto la nuova Skyway.
Per far funzionare il progetto occorre “creare un tessuto connettivo in grado di dare celeri risposte, un sistema efficiente seppur nella consapevolezza della frammentazione: noi possiamo essere una destinazione esotica, straniera e Made in Italy”, ha concluso.

Inoltre, è stato creato un sito e sono state selezionate 100 strutture valdostane, divise in 9 aree, in grado di ospitare congressi da 15 a 3.000 posti.

www.vdaconvention.it   

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