Sono sette i ristoranti di Aosta che Paolo Massobrio ha segnalato nella “Guida critica golosa 2008”. Il giudizio più lusinghiero va al “Vecchio Ristoro”, ospitato in uno storico mulino, che ottiene il “faccino radioso++”. La cucina propone "piatti che partono dalla cucina locale, la rielaborano, la ingentiliscono, e si spingono sino al mare": galantina di carni bianche e lingua salmistrata con gelatina di passito e salsa tonnata; gnocchetti alle melanzane con filetti di orata affumicati; coniglio disossato al forno coi finferli. Voti elevati anche per la “Trattoria Praetoria” (“faccino radioso”), uno dei locali più antichi della città, della quale la guida segnala l’attenzione per la cucina del territorio con ricette quali la polenta grassa, la fonduta e la carbonada. Secondo il critico enogastronomico meritano una visita anche “Ad Forum”, la “Brasserie du commerci”, il ristorante “Pam Pam Trattoria degli Artisti”, “Le Pelerin Gourmand” e “La Vecchia Aosta”, tutti accomunati dalla buona cucina e dall’ubicazione nel suggestivo centro storico cittadino.