In Valle d’Aosta le guide alpine si sono interrogate sul loro progressivo invecchiamento e sullo scarso ricambio generazionale: tra soli sette anni su 180 iscritti, 82 avranno più di 50 anni e 78 si saranno ritirati dall’attività per limiti d’età. L’aumento e l’allungamento della scolarità e le mutate condizioni di vita in montagna, hanno spostato gli interessi dei giovani. Questo potrebbe contribuire a un progressivo impoverimento, non solo economico, ma anche sociale e culturale, delle vallate laterali, perché un minor presidio della montagna può significare anche perdita di conoscenza di una parte importante del proprio territorio e delle problematiche a esso connesse. La prima risposta arriva, allora, da un progetto promosso dall’Uvgam e dalla fondazione montagna sicura. “Scoprire la montagna” è un percorso formativo, della durata complessiva di 232 ore, rivolto a venti giovani valdostani interessati a conoscere meglio il proprio ambiente, le tecniche per affrontare la montagna in sicurezza e per avvicinarsi ad una professione tradizionale, ma in continua evoluzione, quale appunto la guida alpina. Saranno a tal fine sviluppati dei moduli specifici dedicati all’alpinismo, all’arrampicata, allo scialpinismo free ride, alle cascate di ghiaccio, con particolari attività sul terreno coordinate dalle guide alpine valdostane. Accanto ai moduli pratici, anche moduli teorici con contenuti culturali e sociali e incontri con guide protagoniste dell’alpinismo valdostano per un confronto diretto con i giovani. Il corso, finanziato dal fondo sociale europeo e dall’assessorato del turismo, sport, commercio e trasporti, è gratuito.