A Courmayeur il telefono resta in tasca per entrare in una realtà fatta di sensazioni concrete, calda come il sole sulla pelle e fresca come la neve perenne sulle cime. È tempo di scoprire nuove abitudini rispettose dei nostri ritmi di vita, da soli, con gli amici o in famiglia. Fare sport all’aperto, faticare in salita e correre in discesa, aggrapparsi alle pareti di roccia, pedalare sui sentieri di montagna. Assaporare le ricette a base dei prodotti locali e chiedere consigli ai piccoli produttori. Ascoltare i concerti di grilli sotto le stelle e danzare intorno al fuoco in un campeggio. Dormire come sassi ogni notte e risvegliarsi con il sole, rigenerati. Fare yoga circondati dalla pace delle montagne, emozionarsi al passaggio dei più forti trailer del mondo.
A Courmayeur sei esattamente al centro di tutto ciò che stai cercando. Puoi aprire la porta e iniziare già a camminare, dimenticandoti dell’auto. Esci per una rapida escursione, e scopri di avere un ventaglio di scelte differenti, anche impegnative. La verticalità non è mai stata così vicina.
Puoi partire la mattina presto, puntare un obiettivo e camminare a ritmo sostenuto fino alla meta: è il perfetto risveglio muscolare e dei sensi. Oppure scegli la sera: a passo svelto raggiungerai il tuo picco di endorfine, per poi rilassarti davanti allo spettacolo del tramonto e dell’“ora blu” ammirati dall’alto. O ancora, puoi iniziare a camminare a metà giornata, dopo pranzo, o appena hai spento il computer se sei in smartworking. Nei ritagli di tempo, quando hai un’ora – o perfino meno – libera. Ogni momento è quello giusto, perché a Courmayeur la vita non si misura in minuti, ma in “densità”, in qualità delle esperienze.
Tutto ciò che ti serve è la voglia di metterti alla prova, sentire i muscoli tendersi e rilasciarsi, il polso che accelera, la mente che diventa sempre più leggera. Questo, e un paio di scarpe da trail, perfette per una veloce avventura.
Avventure in quota
Si chiamano balconate e si affacciano su panorami sempre diversi, ma sempre meravigliosi, che si estendono per molti km. La balconata dell’Alta Via del Monte Bianco tocca il Col d’Arp, il Col Youla arrivando fino al Mont Favre, e prosegue verso il rifugio Elisabetta. Quella della Val Ferret è forse ancora più famosa: collega il Rifugio Bertone al Rifugio Bonatti, attraverso il verde alpeggio di Arminaz. La balconata della Val Veny sale al lago Checrouit, raggiunge il Mont Favre e scende verso l’Arp Vieille Superiore, fino al lago Combal, con la possibilità di raggiungere il rifugio Elisabetta.
Trekking o bike? Difficile scegliere in questi casi. Sono 35 i km che separano il centro di Courmayeur dal rifugio Elena. Si parte da piazza Abbé Henry, si raggiunge Entrèves, si arriva a Planpincieux, punto di accesso alla Val Ferret, e da qui si attraversa la vallata fino ad Arnouva, per poi salire fino al rifugio Elena. In alternativa, sempre dal centro, si punta al Col de la Seigne entrando prima in Val Veny – passando da Dolonne, La Saxe ed Entrèves – e poi raggiungendo il lago Combal e infine il colle.
Una nuova mappa digitale dei sentieri
Prosegue il cammino di Courmayeur Climate Hub, ambizioso progetto finanziato dall’Unione Europea Next Generation EU nell’ambito del PNRR, che punta a creare nuovi percorsi sostenibili per la cittadina ai piedi del Monte Bianco. Attualmente sono in fase di mappatura i sentieri, che saranno resi più fruibili grazie a una nuova App in fase di creazione. Gli stakeholders del territorio stanno scegliendo i vari punti di interesse dove posizionare QR Codes informativi.
Una piscina alpina riscaldata da record
Il paradiso è una piscina riscaldata, immersa nel verde e circondata dalle vette. Per tutta l’estate, dal 29 giugno al 1° settembre, si può prendere la funivia direttamente da Courmayeur e in pochi minuti raggiungere Plan Checrouit, 1750m. Qui si trova la piscina alpina riscaldata, con una temperatura dell’acqua tra i 27 e i 30°, con vista mozzafiato sul Monte Bianco. Tutto intorno, lettini, ombrelloni e una zona bar per rilassarsi dopo una nuotata. È l’ideale dopo un trekking – considerato che dalla zona partono numerosi sentieri.
In vetta a Skyway
Bastano pochi minuti per raggiungere il punto più alto d’Italia, ma il ricordo di questa esperienza dura per sempre. Un viaggio a bordo di Skyway, l’ipertecnologico impianto – con cabine trasparenti e che ruotano lentamente per offrire una vista completa – è perfetto per essere condiviso con la persona amata. Magari salendo su una cabina privata, per godere in completa privacy di un momento romantico. È possibile prenotare questa opportunità ogni giorno, partendo alle 11.10 o alle 12.10, e scendendo quando si preferisce. In alto, dalla terrazza circolare a Punta Helbronner, si possono ammirare tutti i 4000 delle Alpi: il Monte Bianco, il Monte Rosa, il Cervino, il Gran Paradiso e il Grand Combin. Da non perdere, il 20 luglio – anniversario dell’allunaggio – l’apertura straordinaria della funivia per una serata di luna piena ai piedi del Monte Bianco: lo scintillio delle nevi perenni rende l’atmosfera ancora più magica. La nottata è coronata da una proposta gourmet in quota e un’esperienza di “silent music”. Anche senza luna, Skyway Monte Bianco offre la possibilità di salire – dal 27 luglio al 25 agosto – per salire alle 18.30 e ammirare il tramonto in quota, quando il cielo si accende di mille colori.
Glamping
Ci si sveglia in una tenda deluxe, dotata di tutti i comfort – wi-fi, tavolini, cuscini, arredi – e di qualcosa in più: la possibilità di trovarsi ogni giorno “dentro” il panorama della Val Veny, tra foreste e ghiacciai, non come spettatori ma come parte di questa meraviglia. Il glamping, a Courmayeur, è sinonimo di Courmayeur, Live Your Peaks. All’Hobo Camping si soggiorna in una vera yurta, come è tradizione dei popoli nomadi del deserto del Gobi, oppure in un teepee o in una tenda accessoriatissima, già pronte all’arrivo, o ancora, in una “tenda di legno” perfettamente ammobiliata che profuma di bosco. Hobo sorprende gli ospiti con un programma di eventi e appuntamenti che scandiscono l’estate: una movie night sotto le stelle, aperitivi in musica, yoga class, camp di nordic walking e poi, in collaborazione con “Avventura sulle gambe”, un campus di escursionismo per i bambini dai 7 ai 12 anni, per apprendere i rudimenti di orienteering, immergersi nella foresta ed esplorare la natura insieme a due guide.
Nasce Made in Courmayeur
Una piantina cresce rigogliosa nel palmo di una mano, come un dono della natura. È il logo di Made in Courmayeur, il nuovo marchio che identifica i prodotti realizzati – in filiera totale o parziale – a Courmayeur. È nato da pochi mesi, e molti turisti lo scopriranno per la prima volta quest’estate. Per il momento sotto questo label si trovano birre realizzate con l’acqua purissima dei ghiacciai, genepy, yogurt freschi, miele dei pascoli d’alta montagna, carni e insaccati che rispecchiano la tradizione. Sono tutti prodotti di piccole realtà locali, di altissima qualità, che raccontano il territorio e i suoi profumi.
I camp STEM per i futuri scienziati
La bacchetta magica è inutile, basta la tecnologia a trasformare il mondo in un universo fatto di scoperte e prodigi incredibili. Courmayeur per la prima volta diventa una delle sedi dei Camp STEM di MakerDojo Summer Camp: un’iniziativa che si inserisce nel programma del Courmayeur Climate Hub, il progetto presentato dal Comune di Courmayeur nell’ambito dei fondi PNRR. Sono rivolti a bambini e ragazzi dagli 8 ai 17 anni, con formula residenziale o diurna. Il camp Green Revolution (8-14 anni) esplora il coding per creare un videogioco sugli agenti atmosferici e un sistema di monitoraggio di acqua, aria e suolo, il camp dedicato ai Videogames creator (8-11 anni) utilizza Minecraft come gioco didattico creativo, per imparare le basi della programmazione. Infine, spazio a un’esperienza di Artificial Intelligence con NeuroMaker Hand (11-17 anni): si costruisce una mano robotica, dotandola di “intelligenza” e capacità di interagire con l’ambiente.