Abolire Pronto soccorso Malcesine: no di Federalberghi e Confcommercio

Le associazioni auspicano potenziamento dei servizi legati a turismo sanitario

La Giunta regionale sta pensano ad una riduzione dei posti letto e la chiusura del Pronto Soccorso dell’ospedale di Malcesine, servizio importante in ambito turistico per il bacino del medio-alto lago. A tal tal proposito Federalberghi Garda Veneto e Confcommercio Verona hanno interpellato la quinta Commissione Regionale con la quale si sono confrontati la scorsa settimana a Palazzo Ferro Fini a Venezia.
Corrado Bertoncelli, presidente Federalberghi Garda Veneto, accompagnato dal direttore Giovanni Altomare e Giorgio Sartori, dg  Confcommercio Verona, hanno chiesto che all’ospedale di Malcesine venga mantenuto il Punto di Primo Intervento, fondamentale per la sicurezza degli ospiti e dei residenti.
Al termine dell’audizione, ai componenti la quinta Commissione consiliare è stato lasciato un documento firmato dai presidenti di Confcommercio Verona Paolo Arena e di Federalberghi Garda Veneto Corrado Bertoncelli con le richieste delle due realtà di categoria.
“È pura follia immaginare che in un territorio turisticamente rilevante come l’alto lago e in particolare a Malcesine possa mancare un presidio di pronto soccorso. Per questa ragione abbiamo sentito la necessità di chiedere con urgenza un’audizione alla Quinta Commissione per affermare le ragioni della sicurezza dei milioni di turisti che scelgono la sponda veneta del lago di Garda. Le richieste degli albergatori sono simili a quelle dei sindaci della zona e cioè una piena attività della struttura sanitaria di Malcesine. Auspichiamo un potenziamento dei servizi riabilitativi che rappresenterebbe, per Malcesine e per tutta la zona limitrofa, una bella opportunità di business attraverso il turismo sanitario. Altre località turistiche, sicuramente non altrettanto caratteristiche, da tempo hanno attivato pacchetti soggiorno legati alle cure mediche o riabilitative incrementando, in questo modo,  lo sviluppo turistico. Lo sviluppo di un progetto di turismo sanitario potrebbe dare nuovo slancio al settore, favorire la destagionalizzazione turistica e ricreare quei posti di lavoro che ultimamente sono venuti a mancare”, ha commentato Corrado Bertoncelli.
“Il turismo, in questa fase di perdurante crisi economica, è uno dei pochi settori che tiene le posizioni sebbene cominci a risentire delle conseguenze della congiuntura, che si manifesta in particolare con un rallentamento degli arrivi e delle presenze di ospiti italiani. Sarebbe quindi estremamente nocivo per l’area dell’alto Garda, e non solo, il ridimensionamento dell’ospedale di Malcesine, importante presidio e potenziale strumento di richiamo, anche alla luce del fatto che il 25 ottobre scatterà la libera circolazione dei pazienti europei per le cure sanitarie”, ha aggiunto Paolo Arena.

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