Turismo di qualità e il ruolo albergatori al centro dell’incontro dello Skal Venezia

‘Quanto dipende da noi il turismo di qualità?. Questo è stato il filo conduttore che Bruno Bernardi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia ha usato nella discussione che si è tenuta a Ca’ Rezzonico in occasione della Giornata Mondiale del Turismo del 27 settembre scorso organizzata dall Skal Venezia.

Il tema è stato affrontato discutendo su quale apporto gli operatori del settore possono dare per incentivare il lavoro artigianale, delle botteghe artistiche, eventi culturali, musicali ed artistici.
Per Arrigo Cipriani, gran patron dello storico Hotel Cipriani di Venezia, la ricetta è “ripopolare la città, ricreare quell’ambiente che caratterizza l’identità del luogo. Solo la popolazione residente può difendere la città, a Venezia sono rimaste solo le pietre. Per fermare l’esodo bisogna rilanciare con incentivi le nuove attività finalizzate a farla rivivere, come io ho ricominciato a fare a Torcello con i cittadini coltivando a carciofi un terreno abbandonato”.

Mara Manente del Ciset, ricordava che “nonostante la crisi economica e i timori portati dal terrorismo, il turismo non accenna a diminuire anzi ha dimostrato di essere in costante crescita”.
Relativamente alla gestione degli arrivi di massa in città, Lorenza Lain, direttrice dell’Hotel Ca’ Sagredo, sostiene che “se i residenti rispettano il turista, l’ospite ricambia rispettando la città. Gli hotel hanno un loro ruolo importante, sono industrie creative oltre che di servizi che forniscono ospitalità. Il personale deve essere un tramite tra la città e l’ospite”.

“È il turista che fa il turismo di qualità che non è per forza quello con più reddito ma il più educato” e spiega che “i luoghi con maggiore identità sono quelli più concorrenziali, l’identità è data dai residenti e la migliore politica turistica è quella che fa star meglio i residenti”, aggiunge Ermanno Bonomi, presidente di Skal Toscana.

Il docente veneziano Fabrizio Panozzi del progetto Alta Gamma, aggiunge che per combattere lo spopolamento “è indispensabile conoscere le proprie risorse, i propri vicini e rafforzare le relazioni attraverso una rete di contatti”. Il giornalista Stefano Cantiero sostiene quanto sia importante la comunicazione usando i social media. A tal proposito accennava come Venezia pur essendo una delle città più accessibili, grazie ai vaporetti che ti fanno arrivare nell’80 per cento della città, per la mancanza di adeguata informazione, sia percepita come una città inospitale per chi ha problemi motori. 

Loredana Palumbo, di Manageritalia Veneto, sostiene l’importanza del marketing territoriale e del ruolo di destination manager, figura professionale, tranne qualche eccezione, assente in Italia. A tale proposito informava che la sezione turismo di Manageritalia Veneto è impegnata a livello Nazionale in un progetto finalizzato all’attuazione di una scuola di alta professionalità in linea con quelle Svizzere e Francesi.

In conclusione, Armando Ballarin, presidente dello Skal Venezia, informa i presenti dei prossimi appuntamenti che vede Skal Venezia impegnato nell’accogliere continuamente tour operator e professionisti del turismo soci Skal internazionali e presentare loro anche se con fatica, una Venezia, vera, autentica e viva.

 

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