Nonostante la congiuntura negativa, il sistema congressuale italiano ha realizzato circa 107 mila incontri nel 2009 e ha ospitato circa 19 milioni di partecipanti, con quasi 30 milioni di presenze congressuali. La spesa giornaliera media del congressista straniero si attesta attorno ai 154 euro, a fronte di una spesa del turista leisure di 90 euro. I dati sono emersi al ‘Convention Bureau a Venezia: strategie per il potenziamento della Meeting&Incentive Industry' organizzato da Provincia e Confindustria Venezia da cui è emerso che la città lagunare e la regione non sembrano sfruttare appieno le potenzialità di questo segmento.
"L'Europa ospita circa il 60% dei congressi a livello mondiale e l'Italia risulta una delle destinazioni più ricercate – ha ricordato Luigi Brugnaro, presidente di Confindustria Venezia – Venezia, grazie alla sua immagine turistica, alla presenza di un polo universitario e di un tessuto industriale vitale è la destinazione congressuale ideale". Secondo Confindustria Venezia per potenziare il settore sarebbe necessaria la costituzione di un Convention Bureau veneziano: un organismo super partes in grado di sviluppare in modo virtuoso il segmento della meeting industry. "È un'occasione importante per favorire l'aggregazione di tutte le imprese coinvolte nel turismo congressuale e per superare, finalmente, quegli inutili personalismi che troppo spesso finiscono per contrastare le enormi possibilità del nostro territorio", ha aggiunto Brugnaro. Tra gli obiettivi incrementare la forza del ‘Brand' Venezia nel segmento congressuale; generare nuova domanda da tale mercato; svolgere un ruolo aggregante per le imprese della filiera turistica della provincia di Venezia; incoraggiare la nascita di nuovi progetti, nuovi servizi e nuove infrastrutture che sostengano la mission del Bureau.