Cortina d’Ampezzo e il suo sindaco, Andrea Franceschi, sono nuovamente al centro di un’indagine della Guardia di Finanza di Belluno, per un contributo di 3 milioni di euro dati dall’amministrazione al ‘Consorzio Cortina Turismo’, superiore al tetto di 200mila euro fissata dall’Ue.
Nel fascicolo sono state iscritte 11 persone, tra cui il sindaco, il suo vice, amministratori, ex consiglieri comunali e il presidente del Consorzio, Stefano Illing, che dovranno rispondere di abuso d’ufficio, falso ideologico e indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato.
Sotto la lente dei finanzieri i documenti dal 2012 al 2014, anni in cui è stato erogato il contributo che, per l’accusa, supera l’importo massimo degli aiuti pubblici concedibili in un triennio ad una società privata.
Per gli inquirenti i consiglieri comunali si sarebbero trovati in conflitto di interessi, in quanto soci dello stesso Consorzio, e perché amministratori o soci di strutture alberghiere o commerciali. All’esame anche le dichiarazioni sostitutive presentate dal presidente del Consorzio, che avrebbe omesso di aver percepito dal Comune i 3 milioni, così da poter accedere a ulteriori contributi da parte della Regione Veneto per un importo di 200 mila euro.
Dal canto suo il Comune precisa che l’assoluta buona fede sul provvedimento “è dimostrata dal fatto che fu deciso di posticipare la votazione proprio per richiedere un ulteriore parere legale che garantisse sulla correttezza e legittimità di quello che si stava andando a votare”.