Padova ‘gay friendly’? Il no della Curia

Ma il Consorzio spiega che il bollino non c’è

Polemiche per la proposta di Etta Andreella, consigliere del Consorzio Turismo di far diventare Padova ‘Gay Friendly'. L'idea ha scatenato critiche da parte della Curia padovana che con don Cesare Contarini la ritiene "un'iniziativa propagandistica, utile solo a far arrabbiare chi la pensa diversamente".
"Questa resta la città del Santo e del caffé Pedrocchi" puntualizza padre Ugo Sartorio, direttore del ‘Messaggero di sant'Antonio'.
"Il Consorzio di promozione turistica – spiega Antonio Piccolo,presidente del Consorzio – ha allo studio un progetto per fare di Padova un luogo aperto a tutte le sensibilità sociali che si vanno manifestando. L'idea del bollino – continua Piccolo – non è del Consorzio; è stata proposta da un consigliere di amministrazione, Etta Andreella, che rappresenta il settore delle adv. "Non sappiamo ancora – conclude Piccolo – come questo progetto si tradurrà praticamente. È un dibattito che abbiamo avviato, ma è presto per dire con quali strumenti prenderà forma". Piccolo ricorda tuttavia che diversi alberghi della città di Padova si stanno già muovendo su questa tema, e sui loro siti compare già da tempo l'etichetta di hotel ‘gay friendly'.

editore:

This website uses cookies.