Tassa soggiorno, Finozzi: ok se a livello regionale

Ma Federturismo Veneto si scaglia contro l’ipotesti: è un vero e proprio balzello

Il Veneto sta studiando tempi e modi per l'introduzione di una tassa legata ai flussi turistici. A renderlo noto Marino Finozzi, assessore regionale al Turismo, che nonostante ciò si dice ‘scettico' sulla possibilità di applicarla a livello comunale, ma punta piuttosto sulla gestione diretta dei palazzi del governo veneto per ridistribuirla percentualmente sul territorio. "Il turismo ha bisogno di investimenti – ha osservato Finozzi – Chiedere un contributo a chi visita le nostre terre mi sembra una forma equa".
 Coro di no da parte di Federturismo. "È un vero e proprio balzello – ribatte Gian Ernesto Zanin, presidente di Federturismo Veneto – non siamo pregiudizialmente contrari a una tassa di soggiorno ma vogliamo certezze normative più chiare perché così com'é è un provvedimento generalista". Anche Daniel John Winteler, presidente nazionale di federturismo, è convinto che la tassa non sia la strada giusta per rilanciare il comparto. "Siamo nel momento più inappropriato – spiega – per parlare di queste tasse. È vero che esistono in altri Paesi ma è altrettanto vero che pochi Paesi hanno una fiscalità enorme come la nostra. E il turismo é un settore che la paga pesantemente. Andare ad aggiungere tasse che non sono nemmeno tasse di scopo ma destinate a coprire i deficit comunali è assurdo".

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