Venezia, Brugnaro risponde all’Unesco: città tutt’altro che abbandonata

“Il rapporto è stato redatto in piena concordia con i ministeri competenti e tre giorni fa abbiamo avuto il consenso del Governo per renderlo pubblico: abbiamo cominciato a dire all’Unesco che abbiamo preso sul serio la loro lettera, raccontando quello che abbiamo fatto concretamente, non quello che vogliamo fare, sottolineando nel contempo che i cittadini di Venezia sono arrivati prima dell’Unesco a capire che era necessaria un’inversione di tendenza”. Con queste parole Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, ha spiegato il contenuto del rapporto sullo stato di conservazione della città che è stato presentato nelle scorse settimane a Parigi all’Unesco in risposta alla lettera con una serie di raccomandazioni inviata a seguito di un’ispezione effettuata ad ottobre 2015.

“Nella relazione – ha aggiunto -abbiamo comunque difeso il Governo italiano, spiegando che la città è tutt’altro che abbandonata. L’Unesco – ha rilevato il sindaco – ha richiesto alcuni ulteriori chiarimenti, ad esempio sulle grandi navi e, come Giunta, abbiamo intenzione di rispondere entro il 30 aprile, sia su questo tema che illustrando una serie di provvedimenti sul turismo”.
Infine, riguardo alla ‘buffer zone’ per la difesa di aria e acqua, Brugnaro “ha proposto una discussione per allargarla, perché la immaginiamo molto più ampia, raggiungendo l’intero bacino scolante o addirittura le Dolomiti, spiegando all’Unesco che va definita con i Ministeri e la Regione, anche perché si basa su un’idea di città moderna, che può allargare anche i flussi turistici alla Città metropolitana più vastamente intesa: per definire tutto ciò, i tempi che abbiamo proposto arrivano a fine anno.
Siamo fiduciosi – ha concluso Brugnaro – che, partendo da un ragionamento di difesa, tutto ciò possa diventare un’occasione di rilancio e un’opportunità importante per il futuro dei nostri bambini: è per questo che siamo molto attenti”.

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