In alcuni casi superano anche i 500 mila euro le somme non dichiarate da affittacamere e gestori di bed & breakfast a Venezia. E’ quanto hanno messo in luce le indagini svolte dall’Agenzia delle Entrate nell’ambito dell’operazione “Casanova”. Fra gli alloggi destinati ai turisti, l’evasione fiscale è altissima: il fisco ogni anno si vede sottrarre una quota variabile tra il 20 e il 49% dei ricavi. I controlli mirati sono partiti lo scorso febbraio, durante il Carnevale, periodo in cui a Venezia aumenta considerevolmente la richiesta da parte dei turisti di camere e appartamenti. Confrontando i dati contabili rilevati durante l’operazione con le dichiarazioni fiscali presentate dai proprietari immobiliari, sono emerse delle incongruenze: in settimane di tutto esaurito, alcune strutture alberghiere dichiaravano al fisco ricavi inferiori, come se in realtà avessero stanze ancora disponibili.