Capodanno in rifugio nella montagna bellunese

Notte di Capodanno in rifugio tra buon cibo, sciate, ciaspolate o, in alternativa, una salutare passeggiata. I rifugi nell’area dolomitica veneta sono molti: ci sono quelli abbarbicati su qualche cocuzzolo; quelli più verso valle, magari raggiungibili con l’auto o con gli impianti di risalita; quelli piccolissimi e lontani da tutto oppure quelli più frequentati e dotati ormai di tutti i comfort. Per scegliere le proposte più adatte alle proprie esigenze per la notte di San Silvestro basta cliccare sul sito Rifugi in rete (www.rifuginrete.com), nato da un’intuizione di Mario Fiorentini, gestore del rifugio Città di Fiume.

Fiorentini ha capito che una delle maggiori difficoltà per i turisti era trovare nel web informazioni sull’accoglienza in quota: spesso non aggiornate, sparse tra decine e decine di siti diversi, le informazioni spesso proprio non esistono. Così ha pensato di raccogliere in un unico luogo virtuale le informazioni base sui rifugi italiani. Nel sito, una sezione in questo periodo è dedicata proprio al Capodanno in rifugio. 

Nel Bellunese oltre al classico cenone – con pernottamento, prima colazione, mezza pensione, a seconda delle voglie – ci sono proposte che comprendono camminate natalizie a piedi o sulle ciaspole (neve permettendo), spettacoli di fuoco, discese in slitta o sugli sci, escursioni guidate, osservazioni del cielo stellato con esperti di astronomia, fiaccolate. 

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