“Una potenzialità, quella del lago di Garda, non ancora espressa compiutamente se si considera che la sola sponda veneta, nel 2017, ha ospitato circa 14 milioni di turisti, in prevalenza stranieri, che posizionano la Città di Verona al 5° posto nella top ten delle destinazioni turistiche italiane”. Ad affermarlo Paolo Artelio, presidente del Consorzio Lago di Garda Veneto, intervenuto a Roma, nel corso della conferenza di presentazione di ‘Land of Garda. Identità, Organizzazione, Governance’, convegno in programma a Lazise, presso la Dogana Veneta, il 18 giugno.
“Si tratterà – ha aggiunto – di un primo incontro, di un punto di partenza per una riflessione condivisa su quale possa essere il futuro della destinazione turistica, partendo dalla conoscenza di esperienze virtuose, espresse da altri territori, sia italiani che steri”.
Al Convegno, organizzato dalla Cciaa di Verona,si confronteranno l’esperienza internazionale del Lago di Costanza (Austria, Germania, Svizzera), quella nazionale (Mibact), quella delle Regioni Veneto e Valle d’Aosta, quella della città di Bologna. Particolarmente interessante si annuncia l’esperienza del Lago di Costanza che si segnala per una governance complessa e un marketing unico.
“Al di là del fatto che il Lago di Garda bagni le rive di tre Regioni (Lombardia, Veneto e Trentino), questo deve essere considerato un prodotto unico – ha spiegato Artelio – di grande fascino e molto frequentato soprattutto da una clientela estera, principalmente di lingua tedesca. Lo scorso anno, infatti, sulla sola sponda veronese del Lago di Garda sono state registrate 5,9 milioni di presenze di turisti provenienti dalla Germania (oltre la metà del totale), seguita a distanza da Olanda, Regno Unito, Austria e Danimarca, mentre i turisti italiani provengono principalmente da Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna e Piemonte. Ma quello che stiamo registrando è un forte incremento anche per il 2018 dell’ordine del 4,5% di arrivi e del 4% di presenze per il turismo estero e del 3,5% per quello nazionale”.
I dati forniti da Artelio, sono stati confermati dal dg dell’Enit Gianni Bastianelli. “Dopo un 2017 straordinario – ha detto – nel corso del quale abbiamo registrato la più forte crescita dal dopoguerra, i primi segnali dell’anno ci inducono a pensare che l’onda non si debba fermare. E questo ci responsabilizza. Se l’Enit sta pensando a due operazioni specifiche da tenere proprio nella zona del Lago di Garda, riguardanti il turismo montano e quello lacuale che già oggi assorbe il 10% dell’intero movimento vacanziero, è perché i segnali che ci giungono vanno in questa direzione. Oggi il turista privilegia il rapporto con la natura, il benessere psico-fisico e l’enogastronomia: tre aspetti che pongono il nostro Paese all’avanguardia del turismo mondiale”.