Venezia, necessario spalmare flussi turistici

Per Orsoni è impensabile applicare il numero chiuso

"L'imperativo sul fronte turistico per l'amministrazione comunale è far capire che Venezia è una città che può essere visitata tutto l'anno e non solo nei periodi 'clou' come l'estate o il Carnevale, quando c'é il rischio di code di ore per i musei e di non potersi neanche muovere tra le calli" lo ha affermato Roberto Panciera, assessore al turismo, durante la presentazione degli accessi separati agli imbarcaderi dei vaporetti per turisti e veneziani. Per Panciera è necessario "mettere in campo tutte le strategie per incentivare o no la visita in città in certi periodi, con l'obiettivo di riuscire a spalmare la presenza turistica in tutti i 12 mesi dell'anno". Ma l'assessore ci tiene a precisare che non si di "una sorta di numero chiuso" e, al fine di sgomberare il campo da eventuali fraintendimenti, ricorda che il ‘numero chiuso' è una strada che la stessa normativa europea vigente rende impraticabile. Dello stesso avviso Giorgio Orsoni, sindaco della città, secondo il quale "è chiaro che la città non potrà mai essere a numero chiuso. Perderebbe le sue caratteristiche di città viva. Altra cosa è pensare a prenotazioni per i musei o i servizi, ma chi vorrà venire per bere un bicchier d'acqua potrà sempre farlo". 
Per Panciera bisogna far capire ai turisti che conviene venire a Venezia in momenti diversi da quelli del tradizionale pienone. Attualmente la Giunta, attraverso un apposito sito in internet, rende evidenti i giorni 'out' per una visita e consente di prenotare 'pacchetti' a prezzi diversi a seconda del periodi  o con una modulazione della tassa di soggiorno che tiene conto della ‘stagionalità'. "Proprio con la tassa di soggiorno – dice Panciera – l'amministrazione comunale ha attuato la prima vera concreta iniziativa di politica del  turismo per modulare i flussi, per arrivare a spalmare le presenze in tutti i 365 giorni dell'anno".

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