Venezia, protesta contro bancarelle extracomunitari

Intanto il sindaco Orsoni cerca di abbassare i toni

"L'area marciana è diventata un suk, i vu cumprà rappresentano solo un aspetto del problema". Lo ha detto Claudio Staderini, direttore dell'Hotel Danieli di Venezia, durante la protesta dei pittori e venditori veneziani di souvenir nei confronti dei  banchetti degli extracomunitari a San Marco. Per il direttore dello storico albergo veneziano, "I vu cumprà sono una cinquantina, soprattutto senegalesi venditori di borse – dicono i gondolieri, lamentando lo sbarramento di venditori abusivi davanti ai traghetti – sono strafottenti, con le lenzuola chiudono mezzo Ponte della Pietà, anche se gli danno le multe sono nullatenenti e non le pagano".
Un invito alla calma giunge da Giorgio Orsoni, sindaco di Venezia. "Come giunta abbiamo approvato l'avvio della modifica del regolamento comunale in cui inseriremo gli strumenti idonei a prevenire tutto quello che disturba la vita cittadina – sottolinea Orsoni – abbiamo chiesto l'approvazione del consiglio, che si esprimerà quanto prima".
La situazione è cabbastanza incandescente: la presenza degli extracomunitari irrita i turisti che non si fermano più davanti ai cavalletti dei pittori. Portavoce della protesta che ha portato allo sbarramento dei banchetti davanti al Danieli è Franco Dei Rossi, uno dei più vecchi pittori di piazza di Venezia. "La nostra – dice – è una protesta contro l'abusivismo". Per Staderini "sarebbe auspicabile una migliore regolamentazione di quest'area, la cui destinazione non è certo il mercato".

editore:

This website uses cookies.