Cruise Venice: basta voci false su danni provocati da navi crociera

Per Bernardo e Gamba sono dichiarazioni che mettono a rischio comparto

“È ancora accesso il dibattito a Venezia sull’opportunità di continuare a mantenere il traffico delle navi da crociera in transito per il bacino di San Marco con destinazione finale gli ormeggi della Marittima. Il dialogo è viziato da affermazioni, prive si ogni fondamento scientifico, circa il presunto danno che le navi da crociera arrecano alla città. Dichiarazioni che mettono a rischio un comparto prezioso dell’economia turistica locale. Un segmento produttivo in ottima salute, invidiato da tutti gli altri porti dell’Adriatico, che oggi dà lavoro a Venezia a oltre 5500 occupati diretti. Un valore da raddoppiare considerando anche l’occupazione indotta. Le dichiarazioni profuse sullo slancio emotivo di alcuni eventi eccezionali e relative psicosi, quali il naufragio della Costa Concordia e di sofferenze meramente estetiche rischiano di creare danni irreparabili al traffico crocieristico ed ai posti di lavoro ad esso connessi”. È quanto hanno affermato Massimo Bernardo, presidente Cruise Venice e Emilio Gamba, vicepresidente Cruise Venice.
“Tutti gli studi e le misurazioni effettuate negli anni – hanno aggiunto –  hanno documentato e dimostrato come i presunti problemi di incompatibilità di Venezia con il traffico crocieristico siano imputabili ad una scarsa conoscenza della realtà. Le onde che in alcuni filmati creati ad hoc,  si infrangono con forza contro le fondamenta non sono dovute alle navi, bensì al traffico dei piccoli natanti , barche da trasporto, motoscafi. L’inquinamento dell’aria provocato dai fumi emessi dai camini delle navi è diminuito, grazie all’impiego di carburanti con un contenuto di zolfo sempre più restrittivo. Sul fronte della sicurezza, Venezia grazie alla particolare morfologia dei suoi canali di navigazione offre la massima garanzia. È come se la nave navigasse su binari da cui anche volendo non può uscire. Alla luce di quanto detto emerge chiaramente come accogliere e promuovere il traffico crocieristico a Venezia rappresenti un’opportunità e non un danno per la città stessa. Un capitale non solo economico, ma di professionalità da tutelare . Chi denigra e disinforma su questo tema deve e dovrà assumersi la responsabilità, nei confronti non solo del comparto crocieristico, ma dell’intera economia ricettiva della città. Confondere le idee ai cittadini, all’opinione pubblica, con un’opera di disinformazione rischia di far perdere alla Serenissima in un attimo un traffico conquistato faticosamente negli anni”, hanno concluso i vertici di Cruise Venice.

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