Dopo ‘Veneto tra terra e cielo’ il futuro della promozione turistica sarà ‘Terra di Venezia’, nuovo slogan dal Governatore del Veneto, Luca Zaia, che ha parlato di ‘turismo emozionale’ per la regione all’apertura di ‘Buy Veneto’, appuntamento fieristico che propone al mondo il territorio come luogo di vacanza.
Il Salone ospita 200 buyer internazionali, tra cui le new entry di Cina e India, e la proposta di 11 educational che per la prima volta mettono in programma il Delta del Po e le ville venete con il golf. Dopo un 2016 definito da record, secondo l’assessore al turismo Federico Caner, il 2017 viste le prime stime parla già di un +5% di arrivi e di un +4% per le presenze con Treviso e Vicenza in grande crescita spinte dalla richiesta di turismo ‘slow’ legato all’uso della bicicletta e all’enogastronomia ma anche dalla grande proposta data dalle mostre.
“Il turismo è la più grande industria del Veneto – ha detto Zaia – con un fatturato da 17 miliardi di euro, 70 milioni di turisti, di cui 32 milioni guardano alla spiaggia” Il Veneto come dimostrano i dati – ha aggiunto – non ha più un turismo statico ma chi viene si ferma in media quattro notti in un posto e poi va tra Venezia, le spiagge, il lago e la montagna. Questo perché il turista è sempre più informato e sceglie la propria vacanza anche attraverso il web”.
Per Zaia una grande dote del Veneto è quella della giovane età e capacità degli operatori del settore, ma anche la fantasia pronta a dare risposte in tempi in cui “c’è chi cerca la casa sull’albero o la tenda di qualità, ma che è anche disposto a dormire nel sottotetto di una casa di montagna per vivere vecchie emozioni. Per questo bisogna saper cogliere tutte le occasioni e per questo vanno rivisti i regolamenti che impediscono l’ospitalità in certi luoghi che per essere accessibili devono paradossalmente avere le norme della sala operatoria di un grande policlinico”.