In questo ultimo week end di ottobre, caratterizzato da forte vento ed onde lunghe che ripiegano su Ortigia, Siracusa si è mostrata sempre in tutto il suo splendore offrendo ai tanti turisti, ancora massicciamente presenti nella cittadina aretusea, questo spettacolo inusuale, ma suggestivo, reso tale dalle avverse condizioni meteo. Una suggestione non priva di simbolismo per docenti, operatori turistici e rappresentanti delle Istituzioni che, numerosi e fortemente motivati, si sono ritrovati sabato scorso presso il Salone Borsellino di Palazzo Vermexio per animare il convegno “Siracusa .2750: il turismo in Italia da Dionisio a Franceschini …ed oltre”.
“Dalla città aretusea, fortemente segnata dalla tirannide di Dionisio nel V secolo a.C., – ha ricordato nel suo incipit Toti Piscopo, direttore editoriale di Travelnostop.com – prende vita un dibattito sulla trasformazione del turismo nel nuovo millennio. Cambiano infatti le mete, i gusti, le esigenze e la durata della vacanza: il turismo per sua natura è mutevole e gli operatori devono intuire tendenze e metamorfosi per adeguarsi. Servono passione, impegno preparazione, cultura d’impresa, creatività e voglia di cimentarsi nel nuovo, ma anche una rinnovata capacità di governo a tutti i livelli di cui il ministro Dario Franceschini è espressione”.
Una occasione di dibattito fortemente voluto da Travelnostop.com e Sicilia turismo per tutti a conclusione di una stagione positiva ed alla vigilia di una nuova stagione che vedrà Siracusa celebrare i 2750 anni della sua fondazione.
“Una occasione non solo per Siracusa ma per tutta la Sicilia – ha esordito Pucci Piccione, presidente dell’apposito Comitato – che richiede maggiore impegno da parte della Regione, che ancora non si è pronunziata sul tipo d’intervento. Così come centrale è il ruolo dell’Inda che non viene sufficientemente utilizzato come attrattore, al pari dell’intero segmento del turismo religioso”. Argomento rilanciato anche dall’assessore comunale al turismo e vicesindaco di Siracusa, Francesco Italia che ha rappresentato le difficoltà dell’ente locale ad interloquire con l’Assessorato, ricordando che alla vigilia del 2017 non si conosce ancora l’entità dell’intervento economico per il 2016 inerente le manifestazioni già programmate.
Scomoda la posizione di Enzo Pupillo che, intervenuto per dare un saluto a nome dell’assessore Barbagallo, ha voluto chiarire la posizione dell’Assessorato, ricordando il varo del calendario delle manifestazioni, il nuovo bando e le attività di riordino, pur in assenza di proprie risorse economiche ed in mancanza di quelle comunitarie. “Le risorse economiche pubbliche sono importanti ma non fondamentali – ha ricordato Emilio Becheri, docente all’Università di Firenze e studioso dei movimenti turistici – e spesso contribuiscono a dopare il mercato, per come vengono impiegate. Sembra – ha aggiunto – che gl’investimenti siano fatti per un mercato immaginario, mentre quello reale richiede servizi funzionali insieme ad informazioni puntuali e non occasionali. Nonostante noi – ha concluso Becheri – il turismo continuerà ad aumentare nel mondo, bisognerà essere bravi ad intercettare i flussi”.
Una esortazione è arrivata da Magda Antonioli, direttore del master in economia del Turismo presso la Bocconi di Milano, la quale ha elogiato le potenzialità di questa terra insieme alla creatività dei siciliani. “Entrambi elementi vincenti – ha aggiunto – rispetto alla programmazione ed alla capacità di fare sistema, entrambi mali italiani. Continueremo a parlarne ma anche a litigare. Le diverse opportunità e bellezze che offre la Sicilia devono essere apprezzate, valorizzate e promozionate dagli stessi siciliani e da una classe imprenditoriale sempre più professionale e sempre più impegnata . Oggi vi ho sentito rammaricati per le avverse condizioni meteo personalmente – ha concluso Antonioli – ho goduto dello spettacolo suggestivo delle onde alte che hanno lambito le strade di Ortigia”.
“Opportuna la citazione di Dionisio – ha richiamato Elisabetta Calandrino, presidente dello Skal Palermo – per ricordare che Siracusa è sempre stata ospitale, e nei secoli si è evoluta. Ma aggi è sempre più performante offrire servizi di qualità”. Gli ha fatto eco Vincenzo Asero, docente di economia all’Università di Catania: “lo sviluppo turistico di un territorio necessita – ha detto Asero, tra affermazione e provocazione – di un approccio sistemico che si fondi sul coinvolgimento di tutti gli operatori locali. È necessario definire strategie, perseguendo obiettivi raggiungibili in termini di mercato e misurabili in termini di risultato. Laddove un territorio ha avviato una sua progettualità turistica, occorre capitalizzare esperienze, competenze e conoscenze maturate, per non dover ripartire sempre da zero – ha concluso – penalizzando i risultati raggiunti nel tempo”.
Animati, appassionati, propositivi e privi di spunti polemici, gl’interventi che si sono alternati nell’arco della mattinata da Pier Francesco Rizza che a nome del Lions Siracusa Host ha ricordato alcune criticità relative a mobilità e vivibilità. Tema ripreso dal giovane Marco Ferrante a nome dell’Agriturist ha lamentato la mancanza di segnaletica adeguata in grado di fornire indicazioni inequivocabili e Giuseppe Rosano, presidente degli albergatori ha suggerito l’introduzione di audio guide in lingua da fornire ai turisti che assistono alle rappresentazioni classiche ed all’indirizzo dell’Assessorato qualche frecciata per i contenuti del Piano di propaganda 2017, la cui bozza è stata predisposta e presentata qualche giorno fa.
Anche Mario Bevacqua ha voluto sottolineare la eccezionalità dell’evento celebrativo che sarà di richiamo per la Sicilia tutta e di cui si farà ambasciatore presso l’ormai prossimo congresso dell’Ufftaa, l’organismo mondiale che rappresenta le federazioni nazionali degli agenti di viaggio. “In tale occasione – ha ricordato – sottoscriveremo un simbolico gemellaggio tra due aree specifiche quella dei Caraibi e quella del Mediterraneo con Cuba capitale della prima e la Sicilia della seconda”. Soddisfatta Bernadette Lo Bianco principale animatrice del turismo per tutti, il cui paziente lavoro e le sensibilità diffuse hanno fatto sì che Siracusa venga considerata tra le città europee più accessibili. Anche Francesco Italia, nella sua qualità di vicesindaco, non ha mancato di puntualizzare e rassicurare e rilanciando un tema a lui caro legato alla forte volontà di connettere un sistema economico virtuoso al tessuto della città puntando non solo sull’accessibilità ma anche sulla sostenibilità. E proprio il Comitato Siracusa 2750 è la struttura di rappresentatività, raccordo e programmazione – ha concluso Italia – tra i soggetti pubblici e privati che vogliono concorrere allo sviluppo turistico per le celebrazioni ed …oltre”.
Osservazioni, suggerimenti, indicazioni, dichiarazioni d’intenti, tante criticità irrisolte e tante altre di non facile soluzione. Ma tanta volontà di fare e di fare bene ed in poco tempo. Questo è emerso in questo sabato di fine ottobre a Siracusa dove il forte vento sembrava voler spazzare le parole e le onde lunghe che lambivano, quasi a sommergere, Ortigia volessero impetuosamente ricordare e ribattezzare a nuova vita Siracusa, capitale dell’Umanità.