Dal 2008 al 2011 nel settore privato sono stati 380 i dirigenti licenziati in Sicilia, di cui 281 a Palermo. A questi si sono aggiunti 79 nei primi mesi del 2012, di cui 58 nel capoluogo. Una volta licenziati per tutti la strada è in salita. Nel giro di alcuni mesi, massimo un anno, il 50% circa ritrova un incarico come dirigente, per gli altri incarichi come quadro (4%) o di tipo consulenziale 33% o imprenditoriale 11%. Tra questi non pochi (10% circa) quelli non riescono a raggiungere un reddito seppur minimo e quindi di fatto permangono disoccupati senza alcun sostegno tipo cassaintegrazione ecc. (che per i dirigenti non c'è), se non quanto ricavabile da alcuni ammortizzatori contrattuali. Si discuterà di questo e della difficile congiuntura economica nel corso dell'assemblea dei 300 manager associati a Palermo che fanno parte di Manageritalia, in programma sabato 20 ottobre, alle 10.30 all'Astoria Palace di Palermo.
"L'economia della regione – dice Paolo Gobbetti, presidente di Manageritalia Palermo – già poco competitiva in questo periodo di profonda crisi, sta mostrando la corda, soprattutto in alcune realtà territoriali e Palermo è tra queste. Tutto questo, mentre abbiamo bisogno che le tante e virtuose realtà imprenditoriali medio piccole e piccole della regione trovino modalità per competere efficacemente grazie a una vera e solida gestione manageriale e alla capacità di agire insieme in rete o comunque collaborando per aggredire i mercati nazionali e globali".
Pensiamo che in Sicilia in tutto il settore privato ci sono solo 1.709 dirigenti (1,4% del totale Italia) e 11.662 quadri (2,7%). Buona, invece, la presenza femminile: le donne sono il 14,3% dei dirigenti (in Italia 13,3%), mentre sono solo il 20,6% dei quadri (27,1%). Per quanto riguarda l'età, la Sicilia e Palermo sono agli ultimi posti. A fronte di un'età media dei dirigenti privati italiani pari a 48,6 anni, in Sicilia l'età media è 49,8 e a Palermo addirittura 50,8.
