In casa BizAway si respira un clima di cauto ottimismo dopo un anno davvero difficile per il business travel. Il calo delle trasferte di lavoro, infatti, nel 2020 è stato impietoso: l’80% delle aziende nel mondo ha cancellato, o comunque sospeso, i viaggi d’affari su scala internazionale, mentre il dato scende al 71% se si tratta di trasferte entro i confini nazionali (60% per le imprese europee). È quanto emerge da un’indagine della Global Business Travel Association (GBTA) condotta su oltre 16mila professionisti che, guardando al 2021, evidenzia ancora una certa prudenza da parte delle aziende nel breve periodo (da uno a tre mesi): infatti solo il 24% di esse prevede di far ripartire i viaggi domestici e solo il 6% a livello internazionale. La prospettiva del vaccino sembra però aver dato un po’ di sollievo, tanto che in Europa il 55% delle aziende ha già definito il piano delle trasferte annuali.
“Il 2020 è stato l’anno nero del turismo e non ha di certo risparmiato la nicchia dei viaggi di lavoro, soprattutto a livello internazionale – afferma Luca Calucci, CEO e co-founder di BizAway – Nel nostro caso, grazie a una crescita del numero di nuovi clienti, la riduzione del volume annuale è stata di circa il 38% a differenza di aziende che hanno visto riduzioni delle prenotazioni fino all’80%. Noi offriamo diverse tipologie di servizi verticali e ce ne sono alcune che hanno sofferto meno e ci hanno permesso di reggere il contraccolpo. I nostri servizi più richiesti sono stati le prenotazioni di hotel (52%), seguite da quelle dei voli (27%) e dei treni (22%) e, infine, dai noleggi di auto (9%)”.
Sicuramente la digitalizzazione dei servizi ha dato una marcia in più alla multipiattaforma che a gennaio ha spento le 6 candeline di attività. “Abbiamo sempre incentivato le aziende a prenotare i viaggi online – continua Luca Carlucci – I flussi di lavoro si fanno più snelli e, per esempio, con la nostra piattaforma, il botta e risposta di email (5 in media) che manda chi vuole prenotare un viaggio con le agenzie tradizionali, sono ridotte a una sola operazione automatizzata. Inoltre, abbiamo integrato tutti i principali sistemi di pagamento e la rendicontazione è integrata con il sistema di contabilità aziendale”.
La startup non si è dunque fermata nemmeno nel 2020, anno che l’ha vista anche protagonista di due round di finanziamento per un aumento di capitale complessivo da 4,5 milioni di euro. Da marzo 2020 a oggi BizAway ha accolto sulla sua piattaforma piú di 70 nuovi clienti arrivando a quasi 600 aziende e assunto 15 persone (di cui 5 in Italia) per un totale di 51 dipendenti tra Italia e Spagna. A questo si aggiungono 5 accordi di collaborazione con altrettanti importanti player di diversi settori, per migliorare i servizi digitali già esistenti. Tra questi American Express e Ambimed, che consente di effettuare tamponi – PCR Swab Test, l’unico riconosciuto dalle autorità doganali internazionali – in 24/48 ore dalla partenza.
“Sebbene il 2021 sia iniziato in modo non molto diverso da come è finito il 2020, siamo ottimisti per i prossimi mesi e ci aspettiamo che ci sarà una generale ripresa dei viaggi entro l’estate e che, in particolare, il 74% dei nostri clienti tornerà a viaggiare entro la fine del primo semestre 2021 – continua Luca Carlucci – Nel frattempo, stiamo sfruttando al massimo questo momento per sensibilizzare le aziende ad adottare soluzioni digitali per la gestione dei viaggi di lavoro. E le imprese rispondono bene, perché sono consapevoli che il modo di viaggiare sta cambiando ed è meglio snellire e digitalizzare tutte le procedure”.
BizAway sta lavorando nell’ottica tenere sempre aggiornate con le ultime novità le sue verticali (prenotazione di voli, hotel, treni, appartamenti e il noleggio auto e parcheggio), come ad esempio l’integrazione dei nuovi protocolli NDC della IATA per lo sviluppo della comunicazione diretta coi vettori. Entro fine anno, inoltre, la startup punta a rendere pubblico un ambizioso progetto in collaborazione con uno dei maggiori player globali nel settore della mobilità.