giovedì, 19 Dicembre 2024

Tassa di soggiorno, se ne discute a Ferrara

Per Cavicchi di Cna Turismo è meglio puntare su una ‘card’

“Più che iscrivermi ai diversi schieramenti pro o contro la tassa di soggiorno, ritengo si debba compiere uno sforzo comune per partire dai problemi di fondo, dai quali origina l’ipotesi di una nuova imposizione fiscale a carico dei futuri visitatori e ospiti di Ferrara – ha commentato Riccardo Cavicchi, presidente provinciale di Cna Turismo – Il primo è senz’altro costituito dall’andamento negativo delle presenze turistiche, sia in provincia che in città, che continua e si accentua nell’ultimo periodo. L’altro tema è dato dalla difficoltà di reperire risorse adeguate per finanziare eventi espositivi e manifestazioni, come polo attrattivo di afflusso turistico nella nostra città. Sul primo punto – precisa Cavicchi – mi sembra evidente che l’introduzione della tassa di soggiorno, se anche non si traducesse in un fattore di penalizzazione delle presenze turistiche, certo non contribuirebbe a incentivarne l’aumento. Il vero tema è, infatti, la necessità di un insieme di misure e politiche volte a favorire il rilancio del turismo, alle quali i diversi soggetti pubblici e privati possano e debbano dare il proprio contributo, per la parte che compete a ciascuno. In questo senso trovo molto utile e valida la proposta di una card di opportunità e sconti per i visitatori, con il concorso di tutti i soggetti sia pubblici, che privati della filiera turistica. Esperimento che potrebbe partire da subito, in modo da verificare se può essere una soluzione alternativa”.
Cavicchi, inoltre, parla della annosa difficoltà di coprire le spese per iniziative espositive ed eventi. “Un problema – ha spiegato – che andrebbe affrontato in profondità, senza pensare di risolverlo di per sé con una nuova imposizione. Quindi più che valutare l’ipotesi della tassa di soggiorno, offriamo la nostra disponibilità a valutare come intervenire per migliorare e ampliare l’offerta di servizi turistici, che vogliamo moderni, efficienti, diversificati e di qualità. Il che comporta una visione politico-amministrativa di programmazione degli eventi culturali, all’interno di un quadro strategico di rilancio del turismo, capaci di coinvolgere tutti i soggetti della complessa filiera di cui la città è ricca”.

 

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