"Velocizzazione della Trieste-Venezia e l'eliminazione dei passaggi a livello sul tracciato Adriatico-Baltico, da sostituire con sottopassi o sovrappassi''. Sono i temi che Debora Serracchiani, presidente del Friuli Venezia Giulia Fvg Serracchiani, insieme a Mariagrazia Santoro, assessore regionale alla Mobilità, ha segnalato a Michele Mario Elia, ad di Rfi.
"Il confronto è stato a largo raggio – ha detto Serracchiani – dal momento che abbiamo discusso di più punti specifici che interessano il sevizio ferroviario nella nostra Regione, tra i quali possibili soluzioni per la riapertura della biglietteria di Gemona e la riattivazione della relazione Sacile-Pinzano-Gemona, che dal luglio 2012 è sostituita da autocorse, valutando anche la riattivazione della tratta Sacile-Maniago. Un altro problema affrontato – ha aggiunto – è stato il trasporto delle bramme d'acciaio fuori dalla zona industriale dell'Aussa Corno, per il quale sono attese ipotesi di soluzione. Siamo tornati anche sul nodo ferroviario di Udine – ha concluso – per il quale ovviamente non bastano i 10 milioni previsti nel 'decreto del Fare' per l'upgrade tecnologico, ma su cui Rfi sta lavorando alla progettazione complessiva dell'efficientamento".
