lunedì, 25 Novembre 2024

Anche la Sicilia firma protocollo per valorizzazione città d’arte

Firmato il protocollo d'intesa per la valorizzazione delle città d'arte della Sicilia tra l'assessore regionale ai Beni Culturali e all'Identità siciliana, Mariarita Sgarlata, e il segretario generale dell'associazione delle Città d'Arte e Cultura, Ledo Prato.
Il Cidac, che associa le principali città d'arte e cultura, ha condotto, insieme al ministero per i Beni culturali e il turismo, una politica di valorizzazione del patrimonio culturale, dei centri storici, dei musei e delle aree archeologiche. Ma finora la Sicilia, e le sue città d'arte, erano rimaste escluse per via della competenza in materia affidata alla Regione. Ora, invece, grazie alla firma del protocollo d'intesa, l'attività di valorizzazione delle città d'arte sarà estesa alla Sicilia, a partire da Palermo, Catania, Siracusa, Agrigento, Noto e Ragusa (associate al Cidac).  
"Si tratta di un passo avanti importante – dice l'assessore Sgarlata – che connette la Sicilia con il resto del Paese sul piano della promozione delle città d'arte, attivando politiche e progetti costruiti con la partecipazione attiva della Regione Siciliana e delle città coinvolte, in funzione di una strategia di sistema e di un potenziamento dell'offerta culturale. Questo protocollo va inteso – precisa l'assessore – come una piattaforme comune e condivisa per le città siciliane d'arte e cultura già associate (Palermo, Catania, Siracusa, Agrigento, Ragusa e Noto) e per quelle che potranno associarsi nel tempo per concertare politiche di valorizzazione. Nel breve termine con la legge Destinazione Italia riservato alle città entro i 150 mila abitanti, nel medio e lungo periodo per il nuovo ciclo 2014-2020".     
Per Prato "si tratta di uno strumento che favorisce la creazione di un sistema integrato fra offerta culturale e turistica concertata fra tutti i soggetti coinvolti, senza distinzione di proprietà, perché al turista non interessa sapere se va a visitare un museo civico, regionale o diocesano con lo scopo di aumentare la visibilità, purtroppo ancora scarsa, che hanno le pur numerose città siciliane (61 su 185 città d'arte)".

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