venerdì, 22 Novembre 2024

Tassa soggiorno Pescara, il no di Federalberghi

Nei giorni scorsi gli albergatori di Pescara hanno ribadito il loro no all’introduzione del’imposta di soggiorno. “Ribadiamo il no tassativo all’introduzione dell’imposta di soggiorno per l’anno in corso – commenta Emilio Schirato, presidente dell’associazione – in considerazione del fatto che la ‘condicio sine qua non’ per sedersi a ragionare al tavolo con il Comune su un’ipotesi del genere è la preventiva realizzazione e condivisione di un Piano Marketing Turistico per la città di Pescara. In mancanza di tale necessaria premessa siamo certi che le risorse derivanti da tale tassa sarebbero destinate per ripianare i buchi di bilancio o per interventi a pioggia sul territorio o ancor peggio per feste, sagre e concertini che portano consenso elettorale ma nulla allo sviluppo turistico”.

Dunque, gli albergatori di Pescara sono disposti a sedere ad un tavolo concertativo con l’amministrazione comunale riguardante una tassa di scopo solo dopo: la realizzazione di un Piano Marketing Territoriale decennale, condiviso con gli operatori; applicazione della tassa con regole scritte e condivise a tutto il comparto alberghiero ed extra-alberghiero; assicurazione scritta che detta tassa per gli alberghi pescaresi non superi l’entità di 1 euro a presenza, per il prossimi 5 anni.

“Aggiungo – conclude Schirato – che in questi giorni la Regione Abruzzo sta approvando la revisione della Legge quadro sul Turismo, la Legge 17, che riconoscerà ufficialmente le DMC ossia. Ebbene la DMC Terre del Piacere che comprende il territorio pescarese si impegna fin d’ora a far redigere e regalare al Comune di Pescara il Piano Marketing di cui sopra, in cambio della garanzia da parte del Comune di Pescara di subordinare l’applicazione dell’imposta di soggiorno alle condizioni elencate”. 

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