lunedì, 23 Dicembre 2024

Colosseo: 5 anni e 20 mln per ricostruire arena. Franceschini: massima tutela

“Incredibile il Colosseo. E provate a immaginare come sarà con l’arena ricostruita”. Ad affermarlo Dario Franceschini, ministro della cultura durante una visita al Colosseo. “Nella tutela siamo maestri – ha aggiunto – ora dobbiamo recuperare il tempo perduto anche nell’arte della valorizzazione”. 

Il ministro ha presentato la botola in legno che fra qualche settimana metterà in mostra il ‘montabelve’ imperiale, prototipo fedelmente ricostruito di una delle 28 stupefacenti macchine sceniche che all’epoca di Domiziano scaricavano sull’arena, macchiata dal sangue di gladiatori e condannati, decine di belve esotiche e feroci.     

“Un allestimento permanente, che aiuterà i turisti a capire meglio quello che succedeva qua dentro e il lavoro che per quattro secoli si svolgeva sotto l’arena – ha sottolineato – Il vero salto arriverà con la ricostruzione della ricopertura dell’arena, progetto che si conta di vedere concluso in 5 anni con un costo complessivo che al momento si stima in 20 milioni di euro recuperati da fondi nazionali e per una quota minore (4 milioni) dall’investimento per il restauro già in corso grazie al mecenatismo di Della Valle”.

Insieme a Franceschini anche Francesco Prosperetti, soprintendente archeologico e la direttrice del monumento Rossella Rea.

“Abbiamo capito che la strada per realizzare la copertura non è un intervento mimetico – ha anticipato il soprintendente – Da qui l’idea del concorso internazionale, che servirà a mettere a confronto le idee su natura e aspetto finale di questo oggetto, un appalto concorso che ci porterà il contributo dei professionisti più qualificati”. Gli uffici della soprintendenza sono al lavoro – ha sottolineato Prosperetti – il bando dovrebbe essere lanciato entro il 2016”.

Intanto, ad occupare la scena, c’è il ‘montabelve’, azionato per l’occasione anche dai due ingegneri, Umberto Baruffaldi e Heinz Beste, che l’hanno progettato e costruito inserendolo poi in quella che era la sua collocazione originale, come ha sottolineato entusiasta la direttrice Rea.

 

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