Anno d’oro per Air New Zealand, che continua a espandersi in Asia e in Nord America e beneficiando dei bassi prezzi del petrolio nell’anno finanziario 2014-15, ha registrato utili record di 327 milioni di dollari neozelandesi al netto di tasse (184 milioni di euro). Un aumento del 24% sui 12 mesi precedenti. Le entrate di gestione sono state di 4,93 miliardi di dlr NZ (2,78 miliardi di euro), con un aumento del 6% sul 2013-14.
“Le nostre iniziative strategiche negli ultimi tre anni ci hanno ben posizionato per avvantaggiarci delle dinamiche di mercato, che hanno contribuito a questi risultati”, ha detto il presidente della compagnia, Tony Carter. “In quest’ultimo anno Air NZ ha aumentato sia il numero di passeggeri sia la capacità”.
Nel 2014-15 anche l’australiana Qantas è tornata in attivo, registrando un profitto al netto di tasse di 557 milioni di dollari australiani (373 milioni di euro), dopo la colossale perdita di 2,84 miliardi di dollari (quasi due miliardi di euro) nei 12 mesi precedenti. Un ritorno al profitto che segue il programma triennale di trasformazione che ha imposto il congelamento di salari e il taglio di 5000 posti di lavoro, facilitato dal crollo nei prezzi del petrolio.
