venerdì, 22 Novembre 2024

Wind Jet, Pulvirenti e Rantuccio restano ai domiciliari

Restano agli arresti domiciliari il presidente della Wind jet, Antonino Pulvirenti, e l’amministratore delegato della società low cost, Stefano Rantuccio, indagati per bancarotta fraudolenta per il buco di bilancio della compagnia aerea. Lo ha disposto il Tribunale del Riesame che ha rigettato il ricorso presentato dai loro legali e ha disposto la restituzione dei beni ad eccezione di 30 mila euro che restano sequestrati.

I due sono stati posti agli arresti domiciliari dalla guardia di finanza lo scorso 29 gennaio. Secondo le indagini delle Fiamme Gialle nel bilancio della Wind Jet sarebbero state realizzate “artificiose sopravalutazioni operate con il contributo di società estere che, attraverso perizie di comodo, hanno gonfiato il valore delle rimanenze di magazzino per oltre 30 milioni di euro”.

Nell’agosto del 2012 con gli aerei a terra, a fronte di 20 milioni di euro incassati con biglietti già emessi, l’azienda ha chiuso non potendo più coprire le spese e 500 dipendenti sono stati licenziati. Il fallimento è stato evitato con l’accesso, nel maggio del 2013, a un concordato preventivo per fare fronte a un passivo di 238 milioni di euro e a un debito con l’Erario di 43 milioni. 

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