giovedì, 19 Dicembre 2024

Franceschini: turismo cresce, ora ampliare domanda soprattutto al Sud

“Dobbiamo prepararci a gestire una grande crescita” nel turismo. Ne è convinto il ministro di beni culturali e turismo, Dario Franceschini, come ha detto al forum di Confcommercio a Cernobbio. “Veniamo da un anno molto importante per il nostro turismo” ha spiegato, un anno con una crescita anche del turismo interno e non solo quello straniero. Questo non solo grazie ad Expo che ha comunque “portato molto in termine di numeri e di immagine. Ha dato l’idea di un Paese che funziona, che organizza un grande evento”. Insomma “una grande vetrina. Ma – ha assicurato – in Italia è sempre Expo”.

Adesso, ha aggiunto il ministro, “stiamo lavorando per ampliare la domanda” anche grazie a un piano ideato da Enit, iniziative che si aggiungono al tax credit per le strutture ricettive che ha dato buoni risultati. “Soprattutto – ha sottolineato Franceschini – stiamo lavorando perché il turismo non si concentri e si fermi solo nelle grandi capitali dell’arte ma si diffonda in tutto il territorio nazionale, cosa che non è solo un’opportunità ma una necessità perché abbiamo luoghi che hanno problemi di sovraffollamento come i centri storici di Firenze, Roma e Venezia e ci sono luoghi meravigliosi dove il turismo internazionale non arriva” come “il Sud”.

“Se riusciamo a coniugare le nostre eccellenze come l’arte, il cibo, lo shopping, la moda, l’enogastronomia – ha assicurato – possiamo fare del turismo un veicolo di crescita formidabile”. Il governo per questo si è già impegnato. “Se a vedere i musei italiani ci vanno 5 milioni in più di persone rispetto a due anni fa – ha aggiunto – significa che qualcosa abbiamo fatto. Abbiamo fatto incentivi per la digitalizzazione e la ristrutturazione degli alberghi, abbiamo lanciato una nuova governance dell’Enit che sta organizzando una promozione mirata dell’Italia nel mondo. Le cose stanno andando bene, certo c’è ancora molto da fare, ma adesso ci sono i numeri a dimostrare che questo lavoro ha funzionato”.

Un tema su cui lavorare adesso è il turismo al Sud perché è un “dato paradossale che solo il 15% del turismo internazionale va sotto Roma anche se abbiamo dei tesori straordinari”. “Non ci vanno – ha concluso – perché ci sono carenze infrastrutturali e soprattutto perché non è stato fatto il necessario lavoro di promozione per le parti meno conosciute dell’Italia”.

 

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