“Salviamo prima che sia troppo tardi le Piramidi dell’Etna prima che la speculazione e i piani regolatori li cancellino dalla storia”. A lanciare l’appello Free Green Sicilia-Sos Beni culturali.
“Le piramidi di pietra lavica dell’Etna, indagate anche dall’esperta archeologa francese Antoine Gigal – spiega Alfio Lisi, portavoce dell’associazione – potrebbero risalire a più di duemila anni addietro.
Potrebbero essere state edificate da una tribù originaria della Sicilia orientale, chiamata Shekelesh, vissuta mille anni prima di Cristo, o dai Siculi (III secolo avanti Cristo), altro popolo indigeno della Sicilia orientale, che avrebbero edificato tali piramidi come veri templi sacri dedicati alle loro divinità.
“Tutte supposizioni – aggiunge Lisi – che hanno bisogno di approfondimenti, ricerche, esplorazioni, aspetti che non sono stati permessi per la ritrosia dei proprietari dei terreni che temono che le piramidi si trasformino in monumenti con tanto di vincolo di legge”.