giovedì, 19 Dicembre 2024

Ntv e Trenitalia nel mirino dell’Antitrust dopo denunce consumatori

Informazioni incomplete che orienterebbero verso soluzioni più costose sul sito o ai self service di Trenitalia, l’applicazione di un sovrapprezzo tramite il call center di Ntv. Sono le presunte pratiche commerciali scorrette nella vendita dei biglietti ferroviari sulle quali sta indagando l’Antitrust.
L’Autorità, infatti, ha aperto 2  istruttorie nei confronti delle due società ferroviarie.    

Per la società del Gruppo Fs le verifiche riguardano i sistemi elettronici (il sito, la App Trenitalia e le macchinette self service in stazione). In particolare, l’ipotesi che nell’opzione ‘tutti i treni’ venga fornita “un’informazione incompleta riguardo ai treni effettivamente disponibili sulla tratta e orario scelti dall’utente, con esclusione, soprattutto, di molti regionali il che – secondo l’Antitrust – orienterebbe il consumatore verso l’acquisto della soluzione più veloce ed onerosa”.    

Per quanto riguarda Ntv, il procedimento punta a verificare l’ipotesi di due pratiche illecite nel sistema di assistenza telefonica per la clientela tramite call center: in primo luogo, sembrerebbe che il cliente che intenda acquisire informazioni o esercitare i propri diritti/prerogative contrattuali sia di fatto obbligato a rivolgersi ad una numerazione telefonica a sovrapprezzo con costi che, oltre ad essere “già alti in partenza, sono suscettibili di aumenti ulteriori e non prevedibili”; inoltre, Ntv avrebbe predisposto un numero a tariffa urbana dedicato all’acquisto dei biglietti che al momento dell’acquisto “applicherebbe un sovrapprezzo senza fornire adeguati chiarimenti”.   

Il Codacons, che da tempo denuncia la politica di Trenitalia di “spingere i passeggeri verso l’Alta Velocità, più costosa per i consumatori e più remunerativa per l’azienda”, chiede che, se l’Antitrust accerterà condotte illecite, si proceda con il risarcimento degli utenti danneggiati. Federconsumatori, che definisce questi comportamenti “inaccettabili”, si augura che l’Autorità “verifichi e sanzioni al più presto tali pratiche”. 

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