“Una prima azione di sciopero di quattro ore, dalle 14 alle 18, giovedì 23 febbraio per l’ostinazione dell’azienda a perseguire una condotta di chiusura”. E’ l’annuncio dello sciopero del personale Alitalia proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl TA, secondo cui “lo sciopero si conferma in questa fase l’unico strumento democratico per la tutela dei diritti dei lavoratori”.
I sindacati hanno deciso per lo stop, si legge nella nota, “di fronte alla totale assenza di un piano
industriale, alle scelte unilaterali di disdetta del contratto nazionale del trasporto aereo che violano gli accordi interconfederali vigenti e cancellano automatismi di adeguamento retributivo ed alle ripetute violazioni dei numerosi accordi integrativi al contratto nazionale”.
“Restiamo in attesa del Piano industriale – ha sottolineato il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi – e vogliamo conoscere il conto economico del 2016 perché vi sono cose che non ci quadrano. La soluzione con Ryanair potrebbe significare la definitiva fine di Alitalia con la cessione dell’intero mercato di corto e medio raggio ad una compagnia che si è sviluppata con politiche espansive ed aggressive fondate su condizioni fiscali, e non solo, di favore”.
Il 23 febbraio è già in programma lo stop di quattro ore del trasporto aereo proclamato dai sindacati di categoria. Per quella stessa giornata sono già in programma due scioperi di 24 ore del personale Alitalia, uno proclamato dal Cub trasporti e l’altro (solo del personale navigante) proclamato da Anpac, Anpav e Usb.