Il sostegno ricevuto in tempo di crisi è già stato restituito – con gli interessi – nelle casse di Stato tedesche. Ma il caso dei 6 miliardi di euro elargiti da Berlino a Lufthansa durante il Covid continua a tenere banco in Europa.
Appena conclusi i festeggiamenti per il sospirato via libera Ue alle nozze con Ita, il colosso dei cieli tedesco torna così sotto la lente della squadra di Margrethe Vestager, che ha deciso di avviare un’indagine “più approfondita” sulla ricapitalizzazione decretata nel 2020 dall’allora cancelliera Angela Merkel. Una misura che a suo tempo incassò il favore di Bruxelles per poi essere tuttavia bocciata dalla Corte di giustizia europea con una sentenza di primo grado tutta a favore dell’agguerrita rivale – e ricorrente – Ryanair. Se l’esito del nuovo esame antitrust Ue dovesse rivelarsi negativo, la compagnia guidata da Carsten Spohr sarebbe chiamata a ‘ripagare’ il sussidio versando la differenza tra le condizioni a cui ha ricevuto l’aiuto e quelle a cui l’avrebbe ottenuto sul mercato.
Nel frattempo in Italia, guai anche per l’ormai defunta Alitalia: nella denuncia di Uiltrasporti, per oltre 2.200 lavoratori sono in atto “procedure di licenziamento” davanti alle quali il sindacato chiede che “il ministero del Lavoro convochi subito le parti sociali e predisponga al più presto una proroga della cassa integrazione” in scadenza il 31 ottobre.