giovedì, 19 Dicembre 2024

I travel blogger puntano su Twitter ma è Instagram che produce l’engagement significativo

SocialIndex, piattaforma software per la misurazione analitica di dati per lo studio dei social media, ha condotto uno studio per individuare i travel blogger e comprendere meglio le loro peculiarità. A realizzare questo strumento è stata Extreme, azienda del gruppo EPOKA, società italiana specializzata nella raccolta e analisi delle conversazioni web e social che annovera tra i suoi clienti molti del settore viaggi.

“Lo sviluppo continuo del web e dei social, la diffusione dei dispositivi mobile sono oggi elementi chiave per gli operatori del turismo che stanno assistendo ad un cambiamento radicale del loro business”, afferma Riccardo Di Marcantonio, ceo e fondatore di Extreme.
In occasione del TTG Incontri, Extreme ha presentato il nuovo rapporto annuale sugli Italian Travel Influencer in cui sono stati riportati i dati relativi alle attività sui 4 maggiori canali social Facebook, Twitter, Instagram e Google Plus relativi agli ultimi 12 mesi (settembre 2016 – agosto 2017) mettendo in evidenza la rilevanza del blog e non dimenticando la fidelizzazione del pubblico, l’engagement e il valore economico di ogni post.

Ebbene, dalla ricerca emerge che quasi 400 blogger hanno generato 400.000 post (50.000 in più rispetto all’anno precedente, pari ad un incremento del 15%), per un controvalore pubblicitario di quasi 4 milioni di euro.
Il report evidenzia poi che l’audience di questi travel blogger italiani è di quasi 9 milioni di follower/fan complessivi. Interessante da notare che gli influencer utilizzano maggiormente il canale Twitter, ma che l’engagement significativo (ovvero la somma di like, commenti e condivisioni generati dai follower) proviene da Instagram. Restando in tema di utilizzo dei canali social il rapporto conferma che – paragonando i dati con quelli del 2016 – l’uso di Facebook e Twitter da parte degli influencer resta invariato, cresce quello di Instagram mentre si contrae sempre più quello di Google Plus. Rispetto ai 12 mesi precedenti l’engagement è praticamente raddoppiato passando da 15,4 milioni di interazioni del 2016 a 31,4 milioni del 2017.

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