È tra i luoghi più amati e vistati del mondo. Ora, però, per il Taj Mahal arriva il numero chiuso. Il governo indiano ha infatti deciso di fissare a 40mila il tetto dei visitatori giornalieri. Gli studiosi spiegano che le folle incrementano il tasso di usura del marmo che costituisce la spettacolare tomba che l’imperatore Shah Jahan costruì a partire dal 1631, anno in cui la moglie Mumtaz Mahal morì di parto. Le facciate e gli interni dell’edificio subiscono una regolare manutenzione per ripulire la patina giallastra, conseguenza dell’inquinamento, ma il sovraffollamento sembra poter arrecare danni peggiori, minando anche le fondamenta della struttura.
In realtà, nonostante i visitatori ormai si attestano tra i 7 e gli 8 milioni annui, la quota di stranieri si attesta sul 10-12% e raramente arriva al milione. Ecco perche il numero chiuso riguarda solo i visitatori locali. Anche se c’è una via d’uscita. I turisti indiani potranno comunque entrare, pagando il biglietto “per stranieri”. Il sito infatti ha una tariffazione doppia e separata: nel caso specifico, chi proviene dall’estero paga 1000 rupie (circa 13 euro) mentre i locali 40.