La Fontana di Trevi si rifà il look in vista del Giubileo e per l’occasione introduce il numero chiuso. Dal prossimo anno, infatti, l’ingresso nella parte bassa del monumento sarà contingentato: sarà stabilito un numero massimo di visitatori, e raggiunto quello non si potrà entrare fino a che qualcuno non sarà uscito. Niente tornelli né prenotazioni orarie, ma steward e hostess che gestiranno in tempo reale il flusso dei visitatori. E forse, se servirà, già tra qualche mese potrebbe essere introdotto un piccolo biglietto di ingresso per i turisti.
Durante la fase di restauro e pulizia, i turisti potranno ammirare il capolavoro settecentesco da un punto di vista inedito e prezioso: nella vasca svuotata e circondata da pannelli trasparenti sarà montata una passerella a ferro di cavallo, da cui si potrà lanciare anche la tradizionale monetina. La passerella fungerà da prova generale del contingentamento, hanno spiegato a in Campidoglio il sindaco di Roma Roberto Gualtieri con gli assessori alla Cultura e al Turismo Miguel Gotor e Alessandro Onorato e il soprintendente Claudio Parisi Presicce.
“Quella zona – dice il sindaco – ora è affollatissima e questo limita la qualità della fruizione per chi ci va. Il contingentamento scatterà quando il catino sarà pieno. Se il catino non è pieno si potrà liberamente entrare. Altrimenti ci si metterà in fila e gli operatori faranno entrare le persone fino alla capienza massima, che ancora non abbiamo quantificato: lo faremo in questi mesi. La piazza in sé non sarà chiusa, e la Fontana si potrà ammirare anche da lì”, spiega Gualtieri.
L’eventuale ticket potrebbe già arrivare nel 2025, dopo tre o quattro mesi dall’avvio del nuovo sistema. “La Fontana fa 4 milioni di visitatori l’anno, 10-12 mila al giorno – aggiunge Onorato – Vogliamo fornire al turista una esperienza non caotica, un turismo più slow e responsabile”.