giovedì, 19 Dicembre 2024

Trenitalia e Veneto firmano contratto servizio da 4,4 mld di euro

Vale circa 4,4 miliardi di euro il nuovo contratto di servizio firmato tra Regione Veneto e Trenitalia. L’accordo, sottoscritto dal presidente Luca Zaia con l’ad di Trenitalia, Orazio Iacono, avrà una durata di 15 anni complessivi, e prevede un miliardo di investimenti per rinnovare la flotta e per realizzare lavori sulle infrastrutture.

“È una giornata storica – ha detto Zaia – Da qui ai prossimi 2 anni avremo un parco macchine nuovo e arriveranno 78 treni nuovi”.
Iacono ha spiegato che la flotta sarà a regime “di 110 treni: 32 sono già arrivati e questi altri 78 arriveranno. L’obiettivo è di passare dagli attuali 150mila passeggeri a oltre 200mila, effettuando 7-800 corse al giorno con treni che avranno un’età media inferiore ai cinque anni”.
Il nuovo contratto avrà valore dall’inizio del 2018 al 31 dicembre del 2032. Zaia ha sottolineato le caratteristiche innovative del servizio, con treni che avranno il WiFi ed il digitale, dotati di telecamere di sicurezza, e consentiranno di trasportare fino a 800 passeggeri (1100 compresi quelli in piedi). “Nel 2010 avevamo il caos dei treni – ha ricordato Zaia – Abbiamo dato un bel colpo di reni con il revamping e l’acquisto di treni nuovi. Oggi noi abbiamo treni puntuali, oltre il 98% arriva entro 5 minuti”. (ANSA). Trenitalia:Delrio,Veneto avrà la flotta più giovane d’Europa.
“Il nuovo contratto di servizio sottoscritto tra Veneto e Tenitalia é molto importante e mira a rendere più semplice la vita dei pendolari con treni più dignitosi e con maggiore puntualità e comfort – ha sottolineato Graziano Delrio, ministro delle infrastrutture e trasporti – è frutto di una collaborazione molto stretta tra lo Stato e la Regione Veneto che consentirà con oltre un miliardo di investimenti non solo di produrre treni nuovi, quindi di cambiare tutta la flotta del Veneto e farla diventare la più giovane d’Europa in pochi anni, ma soprattutto di produrre nuovo lavoro e di consentire alle fabbriche italiane che producono i treni di avere nuovo lavoro”.

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