Ritardi fino a un’ora e mezza, limitazioni e cancellazioni di treni sono i danni provocati ai passeggeri in attesa alla stazione Termini di Roma per il malfunzionamento del software di un fornitore esterno, Ansaldo Sts – Gruppo Hitachi, che gestisce al circolazione ferroviaria del nodo capitolino. Rfi fa sapere che al gestore “sono state applicate le penali previste dal contratto per il disservizio”.
Il guasto all’apparato elettronico che regola la circolazione dei treni a Termini si è verificato attorno alle 11 del 30 marzo quando nello lo scalo romano molti erano in procinto di partire in occasione del ponte di Pasqua. Sono stati registrati ritardi medi di 30 minuti, con punte fino a 90 minuti, limitazioni e cancellazioni. I ritardi non hanno risparmiato neanche l’AV.
Rete Ferroviaria Italiana, a seguito del disguido tecnico, ha anche chiesto “l’attivazione di procedure di controllo approfondite affinché guasti del genere non siano più riscontrati”. L’intervento dei tecnici di Rfi è partito non appena è stato dato l’allarme del guasto. La situazione si è sbloccata intorno alle 14 quando il guasto è stato risolto. Alle 14.30 la circolazione ferroviaria nel nodo di Roma è finalmente tornata regolare.