sabato, 23 Novembre 2024

Venezia mette al bando take away, per 3 anni stop stop nuove aperture

Continua la battaglia di Venezia al turismo ‘mordi e fuggi’ e stavolta il mirino del Comune è puntato sulle aperture di negozietti ‘take away’, dai quali escono montagne di bicchieri e cestini di plastica e cartone che fanno collassare la raccolta rifiuti, quando non vengono addirittura lasciati a terra.

La città lagunare prosegue nelle misure di prevenzione del degrado e tutela del decoro cittadino. Esattamente ciò che le aveva chiesto di fare l’Unesco, minacciando altrimenti di inserire Venezia nella lista nera dei siti a rischio.

La Giunta comunale, guidata dal sindaco Luigi Brugnaro, ha approvato il testo che fissa questi paletti: stop per 3anni alle nuove aperture di negozi per ‘cibo da passeggio’, eccezion fatta per le gelaterie, ma anche restrizioni e limiti per i locali già esistenti che saranno obbligati, ad esempio, a garantire ordine e pulizia nel suolo pubblico davanti alle loro vetrine.
Ad essere ‘colpiti’ dal nuovo regolamento saranno soprattutto i venditori di pizza al taglio, kebab e pasta al sugo da passeggio, ma anche le oltre 60 attività del genere già attive a Venezia.
Il provvedimento dovrà ora essere fatto proprio dalla Regione Veneto, bilanciando le esigenze della città con le norme sulla libera concorrenza.
Il piano del Comune per il decoro punta ad imporre ai locali che vendono alimenti standard minimi sulle misure degli spazi, l’altezza dei negozi, la presenza di servizi igienici. L’amministrazione di Ca’ Farsetti metterà a punto queste ulteriori misure nell’arco di un anno. Partirà invece da subito la moratoria di 3 anni per i nuovi take away, che varrà anche per Murano e Burano, e lascerà al momento escluse altre isole (come il Lido, Pellestrina, San Pietro in Volta) dove l’impatto dei turisti non è pesante come nella città storica.

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