lunedì, 25 Novembre 2024

Tre anni di Unesco a Palermo, ma ora in lizza ci sono altri cinque monumenti

Il sito Unesco arabo normanno compie tre anni. Per Palermo, Monreale e Cefalù si tratta di una bellissima medaglia, ma mai come in questi giorni si discute dell’ampliamento del sito seriale che finora conta nove monumenti. Ed altri tredici premono per entrare: alcuni in buone condizioni, altri invece hanno appena iniziato il percorso di valorizzazione.

Se ne parlerà domani, mercoledì 4 luglio, a Palazzo Reale, nel corso di una conferenza che il Comitato di Pilotaggio ha organizzato proprio in occasione del terzo anniversario dell’iscrizione al patrimonio UNESCO.

Dalle 17.30, in aula Piersanti Mattarella, si riuniranno storici, esperti e le istituzioni a capo dei diversi enti che gestiscono i monumenti del sito seriale. Sarà presente Antonio Almagro Gorbera, professore della Escuela de Estudios Àrabes. CSIC – Laboratorio de Arquelogìa y Arquitectura de la Ciudad (LAAC): fu lui, tre anni fa, a porre la sua firma in calce alla candidatura di Palermo, certificando così la validità del percorso arabo normanno.

A distanza di trentasei mesi, Gorbera terrà una Lectio proprio sull’ampliamento del sito UNESCO in linea con il percorso di valorizzazione e conservazione a cui tutti gli enti stanno contribuendo. Dopo i saluti istituzionali del presidente dell’ARS, Gianfranco Miccichè, del sindaco Leoluca Orlando, presidente del Comitato di Pilotaggio, e dell’assessore regionale ai Beni Culturali, Sebastiano Tusa, interverranno il direttore della Fondazione UNESCO Sicilia, Aurelio Angelini, il direttore della Fondazione Federico II, Patrizia Monterosso, il sovrintendente Lina Bellanca e il direttore del Polo Archeologico di Palermo, Francesca Spatafora. Quindi la Lectio di Antonio Almagro Gorbera. Alle 19.30, la cerimonia di consegna dei diplomi rilasciati da UNESCO  ai rappresentanti dei siti. Alla fine della cerimonia, visita alle mostre in corso a Palazzo dei Normanni, “La pittura fiamminga” e “Il castello a mare”.

Attualmente sono cinque i monumenti che “bussano” alla porta dell’UNESCO: il Castello a Mare è il primo della lista ed è quello che versa nelle condizioni migliori, anche perché ricade nell’area del Porto, interessata ad un importante intervento di recupero. Castello a Mare è seguito dal Palazzo di Maredolce, splendido esempio di architettura arabo normanna, ma in condizioni precarie, anche se anche in questo caso si sta provvedendo al suo recupero, compresa l’area circostante. E ancora, la chiesa di Santa Maria Maddalena, a pochi passi da Porta Nuova, ma sita nella caserma del Comando Legione Carabinieri; stessa condizione per la Cuba, cuore dell’antico parco di caccia dei re normanni, il “Genoardo”: oggi la Cuba vive (ed è visitabile) all’interno di una caserma: infine, la chiesa della Magione.

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