venerdì, 22 Novembre 2024

Picarella: più turismo in Sicilia ma non diminuiscono i problemi

“Dopo un luglio altalenante e piuttosto ‘magro’, e un agosto di altissima stagione, per settembre le previsioni sono più che positive a conferma che la stagione si è spostata”. Parola di Francesco Picarella, presidente regionale di Confcommercio che, intervistato da Travelnostop.com, traccia un bilancio dell’estate 2018.

“I turisti che scelgono la Sicilia come destinazione a settembre – spiega Picarella – lo fanno per godere di un clima migliore e di offerte più competitive ma questo spostamento di stagionalità penalizza gli albergatori sul piano degli introiti. Settembre sarà molto positivo – prevede dunque Picarella – così come ottobre mentre a novembre e dicembre dobbiamo fare i conti con la chiusura dei grandi hotel che sono diventati stagionali. Un segnale al quale dobbiamo prestare particolare attenzione”.

Picarella quindi affronta la problematica dell’abusivismo per il quale nei giorni scorsi ha chiesto all’assessorato regionale al Turismo di creare un codice identificativo di riconoscimento per gli alloggi, i B&B e le case vacanze in Sicilia. “I dati di agosto – aggiunge Picarella – dicono che il turismo siciliano ha avuto l’exploit che noi tutti speravamo, ma non possiamo nascondere che le statistiche sono fortemente condizionate dalla piaga dell’abusivismo, non soltanto in riferimento ad alloggi in nero o finti alberghi celati dietro mentite spoglie, ma anche di altri settori legati alla filiera turistica che vivono un momento difficile. Diciamo che si tratta di un abusivismo diffuso che colpisce tutte le professioni turistiche, dalle guide ai ncc, senza dimenticare il fenomeno di associazioni e singoli soggetti che si improvvisano agenti di viaggio e propongono pacchetti turistici oppure il fenomeno dilagante degli ‘home restaurant’. A questo proposito siamo in attesa di essere ricevuti dall’assessore Pappalardo per rappresentare le problematiche del settore e concertare insieme possibili soluzioni”.

Infine, sul tema dell’imposta di soggiorno, il numero uno di Confcommercio Sicilia lancia una proposta: “pensare a una imposta regolamentata, uguale per tutti i comuni, almeno quelli turistici, dell’isola”. “In tutta la Sicilia, nei comuni in cui a macchia di leopardo vige la tassa – conclude Picarella – non c’è mai trasparenza sulla destinazione di questi fondi. Oggi si tratta di un balzello che grava sull’ospite ma che serve solo per dare ossigeno alle casse dei comuni”.

 

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