martedì, 26 Novembre 2024

Le guide turistiche si mettono a fare impresa: +9% in un anno in Italia

La guida turistica si evolve in impresa, per iniziativa dei singoli operatori: in Lombardia sono 56 le attività di impresa, tra sedi e unità locali, su 1.050 in Italia, secondo l’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati registro imprese 2019. Un settore, quello delle guide turistiche professioniste che si trasformano in imprenditori, che cresce del 14% in un anno e del 100% in cinque anni in Lombardia e del 8,8% e 42% in Italia. Imprese che hanno 69 addetti in Lombardia, di cui 33 a Milano su 1.509 in Italia.Un boom dovuto anche alla diffusione dei social network e alla facilità di creare nuovi eventi e visite ad hoc.

Roma è la regina delle nuove imprese turistiche: sono 137, +14% in cinque anni con 166 addetti. Napoli conta 80 imprese, Firenze 73 (+161% in cinque anni con 148 addetti). Seguono Sassari, Venezia e Palermo. Milano ha 24 attività, +20% in un anno e +100% in cinque anni con 33 addetti. È forte la presenza femminile e sono più giovani gli imprenditori in Lombardia, il 10% rispetto al 7% nazionale. Si tratta soprattutto di guide turistiche che aprono una ditta individuale, nel 67% dei casi in Lombardia e nel 72% in Italia.

“Guida turistica non ci si improvvisa – spiega Valeria Gerli, componente della giunta della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi e presidente di Confguide GITEC (Guide Italiane Turismo e Cultura) -. Si tratta di una professione regolamentata dallo Stato, soggetta ad abilitazione attraverso un concorso pubblico. In questo quadro normativo, le visite guidate sono l’attività specifica e pertinente solo alle guide turistiche. Una professione che richiede forte impegno di tempo, energie e passione, accompagnato da un costante aggiornamento dei contenuti e delle competenze (culturali tradizionali e nuove, quali il tema enogastronomico). Purtroppo la forte crescita dei visitatori e della domanda, insieme a persistenti incertezze normative, aprono spazio ad un numero sempre più alto di abusivi, improvvisatori, approfittatori che alterano il mercato e sviliscono l’esperienza di visita e quindi il nostro territorio italiano”.
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