martedì, 24 Dicembre 2024

Si chiude ‘Todi Festival’, tutti i numeri della 33^ edizione

É tempo di bilanci per Todi Festival che ha chiuso la sua 33^ edizione con una conferenza stampa di resoconto nella Sala Giunta dei Palazzi Comunali. A presentare in numeri l’edizione 2019 c’erano il sindaco di Todi Antonino Ruggiano, il Direttore Artistico di Todi Festival Eugenio Guarducci e il DG Daniela De Paolis.

“Raramente mi è successo di dirmi soddisfatto di una manifestazione come per questa edizione del Festival – ha detto il sindaco di Todi Antonino Ruggiano – Sicuramente per il grande coinvolgimento della città a tutti i livelli, e per i nuneri che hanno dato ragione alle nostre scelte e a quelle della direzione artistica. Ma fra i principali motivi per i quali Todi crede nel Festival c’è l’opportunità di essere sotto i riflettori dei grandi media nazionali e da questo punto di vista il successo non poteva essere maggiore. Questa ampia rassegna stampa, peraltro, sarà fondamentale quando a breve incontreremo responsabili del Ministero per programmare i finanziamenti futuri”.

Passando al resoconto in numeri: Todi Festival 2019 è consistito in 9 giornate di eventi dislocati in ben 27 location differenti con circa 200 artisti coinvolti. Oltre 20 le proposte tra debutti, prime nazionali ed esclusive per l’Umbria. Circa 2.000 gli spettatori registrati al teatro comunale, 70 all’ex granaio di Montenero che ogni anno, in occasione del Festival, riapre eccezionalmente le sue porte e grande successo sia per le Matinée per bambini aI Teatro dell’Istituto Ciuffelli-Einaudi che per lo spettacolo messo in scena dalle ospiti del Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare.

Circa la proposta sull’arte contemporanea e sulla fotografia sono state ben 4 le esposizioni, firmate da Stefano Di Stasio, Paola Gandolfi – autori dell’apprezzatissimo Manifesto, Paola Ghirotti, Alessandro Twombly e dai 9 artisti della mostra diffusa Todi Open Doors: Flavia Bigi, Stefano Bonacci, Michele Ciribifera, Marino Ficola, Franco Losvizzero, Laura Patacchia, Silvia Ranchicchio, Francesca Romana Pinzari e Mario Santoro.

Passando alla sezione Todi Off curata da Teatro di Sacco, diretto da Roberto Biselli, in collaborazione con Teatro e Critica: 7 gli spettacoli con 1 debutto nazionale; circa 140 persone presenti ad ogni spettacolo, con liste d’attesa che hanno superato anche le 40 persone e un totale di circa 1.000 spettatori. A ciò si aggiungono 2 Masterclass e 1 Laboratorio di critica teatrale per un totale di 26 partecipanti provenienti da tutta Italia e 1 foglio quotidiano (Infinito Futuro) atteso ogni pomeriggio dal pubblico con impazienza e curiosità.

Con Gusto Todi by Loop in taverna nelle 9 giornate del Festival sono stati degustati menù a base di prodotti territoriali e di qualità, per poi proseguire, nei due weekend, all’insegna della convivialità assicurata dal Dopo Festival. Tutto esaurito, con liste d’attesa, anche per i tre appuntamenti con i Comedy Lab condotti dal travolgente Matthias Martelli.

Apprezzatissimi gli appuntamenti musicali tenuti presso la Chiesa della Nunziatina, in collaborazione con i Maestri Fabrizio Dorsi, Guido Arbonelli, Natalia Benedetti e Chiara Parolo, così come i numerosi Incontri con l’Autore che hanno visto la partecipazione di Simone Savogin, Pino Tierno con Galatea Ranzi, Ferdinando Ceriani e Martina Galletta, Chiara Francini, il Premio Andersen 2019 Sandro Natalini, Filippo Orsini con Emore Paoli, Giovanni Dozzini e Massimo Mattioli con Laura Larcan, Emidio De Albentiis, Bruno Ceccobelli e Manfredi Maretti.

Confermato l’interesse dei social: nell’ultimo mese (28 gg) su Twitter sono state 71.300 le visualizzazioni di Tweet; su Facebook 14.749 le visualizzazioni di video (aumentate dalle 10.538 dello scorso anno) per una copertura totale di 112.000 visualizzazioni.

Nel corso di Todi Festival 2019 sono stati promossi e degustati i prodotti del progetto Todi: le filiere del territorio finanziato dalla Regione Umbria nell’ambito del PSR 2014-2020 mis. 16.4.2 – Attività promozionali a raggio locale connesse allo sviluppo delle filiere corte e dei mercati locali.

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