mercoledì, 18 Dicembre 2024

Coronavirus, Italianway: no allarmismo, settore rischia di perdere 43 mln solo su Milano

A seguito della diffusione del coronavirus in Lombardia la sensazione di panico generalizzato ha provocato, a partire dal 24 febbraio, una frenata delle prenotazioni sulla città di Milano e una valanga di cancellazioni rispetto al periodo successivo, in particolare relativo al Salone del Mobile. Finita la settimana della moda, i turisti non si fidano a venire in città e chi viaggia per business rimanda i soggiorni o lavora da remoto.

Italianway stima, solo sul mese di febbraio 2020, una perdita del 19% di prenotazioni, laddove al 24 febbraio vedeva una crescita del numero di notti vendute, quasi 5mila, di circa il 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Incrociando i dati del Politecnico di Milano che stimano il valore delle prenotazioni della città innescate dal mondo extra alberghiero in circa 180milioni con la distribuzione del giro di affari 2019 (su circa 120mila notti vendute), l’Ufficio Studi di Italianway stima che la perdita dei mesi di marzo e aprile potrebbe pesare sul settore fino a 43 milioni sul mercato milanese dello short term.

“Mentre per gli operatori privati, circa il 63% del mercato, si tratta di perdita di reddito, senza particolari costi – fa sapere l’azienda fondata da Davide Scarantino e guidata da Marco Celani – per gli operatori professionali si tratterebbe di una situazione insostenibile, dovendo pagare personale, uffici, software, investimenti sugli appartamenti, rate dei finanziamenti.

L’allarmismo non serve a nulla e bene hanno fatto le Istituzioni a fissare subito una nuova data per il Salone del Mobile, in modo che gli operatori possano spostare su giugno le prenotazioni già ricevute, invece di cancellarle.

Inoltre, seguendo i contenuti delle ordinanze emesse dalla Regione Lombardia e dal Ministero della Salute – continua la nota – Italianway, in linea con lo standard che solo gli operatori professionali possono offrire, ha prontamente predisposto, in collaborazione con le proprie aziende partner di servizi di housekeeping, un piano di sanificazione e pulizia approfondita degli appartamenti e alcune misure operative atte ad azzerare il rischio di contagio e garantire la massima tranquillità ai viaggiatori”.

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