sabato, 23 Novembre 2024

Mobilità fra regioni solo dal 1 giugno, e forse solo tra regioni limitrofe

Dopo oltre due mesi di assenza di vita sociale e in vista dell’apertura di bar, ristoranti e negozi prevista per il 18 maggio, il governo potrebbe cancellare altri divieti imposti con il lockdown. Ma per muoversi tra le diverse Regioni bisognerà attendere l’inizio di giugno.

L’ipotesi è sul tavolo del governo: dal nuovo Dpcm, che dovrebbe arrivare venerdì, potrebbe infatti sparire sia il vincolo che consente gli spostamenti solo per far visita ai congiunti, oltre che per motivi di necessità, lavoro e salute, sia il divieto di andare nelle seconde case, dove oggi è possibile recarsi solo se vi abita un congiunto o se ci sono dei lavori indifferibili da fare. Ma una decisione definitiva non è ancora stata presa.

La data più probabile per la fine del divieto è il 1 giugno, anche perché è evidente a tutti che senza la mobilità interregionale non potrà mai ripartire il turismo. Ma anche su questo non c’è niente di deciso tanto che il ministro per le Autonomie Francesco Boccia ha ripetuto che il governo si prenderà almeno ancora una settimana prima di cominciare a valutare. Anche in questo caso, il monitoraggio sarà fondamentale e non è escluso che si parta con una mobilità tra regioni limitrofe o per macroaree e dopo altri 14 giorni si allarghi a tutta Italia.

L’altro fronte di confronto – e probabile scontro – sono le linee guida messe a punto dall’Inail per balneazione e ristorazione. Le associazioni delle imprese, in un incontro con il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli le hanno definite “insostenibili” visto che ridurrebbero di un terzo i posti nei ristoranti e ancora di più sulle spiagge. E la Fiepet, l’associazione delle imprese di somministrazione Confesercenti parla di regole “del tutto inapplicabili”. Il ministro, secondo quanto si apprende, ha spiegato comunque che si tratta di un contributo tecnico e che la decisione finale spetta alla politica. Varrà quello che ci sarà scritto nel Dpcm, in sostanza.

Certo è che il documento degli esperti lascia pochi margini di manovra: in spiaggia ad esempio, dovrà valere il distanziamento sociale anche per i bambini, dovranno essere chiuse le piscine e vietato ogni tipo di gioco, dovranno essere distanziati di due metri anche i lettini sul bagnasciuga. E’ la stessa distanza che dovrà esserci tra i tavoli al ristorante, a meno che non ci siano barriere di plexiglass tra l’uno e l’altro.

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