Secondo Vittorio Sgarbi, assessore alla Cultura del Comune di Milano, il capoluogo lombardo è già "la quarta città d’arte italiana per qualità dell’offerta e la prima per quanto riguarda le pinacoteche". Il risultato dovrebbe essere consolidato integrando la già forte offerta turistica per fiere e congressi con ulteriori iniziative di interesse culturale. Il problema principale, ha detto Sgarbi durante il convegno al Bit "Quale futuro per il turismo culturale a Milano", sono gli stanziamenti. "Non possiamo immaginare – ha detto il critico d’arte – la cultura senza turismo e viceversa". Un ragionamento condiviso da Gabriele Mazzotta, presidente dell’Accademia di Brera, che ha ricordato le sue desolanti visite, per esempio, alla Pinacoteca Ambrosiana, dove in genere trova poche decine di visitatori nonostante sia "uno dei musei più belli del mondo". Una soluzione, ha suggerito Ezio Marra, sociologo dell’università Bicocca, potrebbe essere quella di coinvolgere di più i giovani laureati. “ Le idee vengono da lì, da questi giovani – ha dichiarato-. La cultura è uno degli aspetti che sempre più rendono competitiva una città per il turismo e per la vivibilità".
